A teatro a teatro ... La stagione 2012/2013 del Teatro Elfo Puccini

Alla sua terza stagione nella nuova sede di corso Buenos Aires, l’Elfo Puccini offre una programmazione ricca di suggestioni e di provocazioni solo come un grande teatro può, deve e sa fare ()
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Il tema conduttore della stagione è la parola, o meglio le parole vive in tutte le loro declinazioni poetiche, drammatiche e quotidiane. L’importanza della parola nel teatro (e nella vita) è ben rappresentata nella frase di Emily Dickinson che prelude il programma a stampa del teatro: “Una parola è morta quando vien detta- dicono alcuni- io dico che comincia a vivere soltanto allora”.

E allora avventuriamoci in questo percorso teatrale che ci accompagnerà da ottobre a luglio con spettacoli di spessore diverso, forse, ma coerenti con una visione del mondo complessa e plurale.

Ad ottobre, l’attesa ripresa di Rossocon Ferdinando Bruni, dramma in una stanza aperta sul mondo dedicato alla contrastata figura del pittore Rothko. E sempre ad ottobre va in scena La discesa di Orfeo di Tennessee Williams con la regia di Elio De Capitani, ulteriore riflessione sulla drammaturgia americana contemporanea, attraverso la riproposizione di un classico moderno, interpretato al cinema da Anna Magnani e Marlon Brando.

A dicembre arriva Alice Underground, tratto dal racconto di Lewis Carroll, testo chiave della letteratura fantastica e onirica.

Sempre il mese di dicembre concede l’opportunità di godere della genialità fanciullesca di Paolo Poli che, con Aquiloni, riprende da par suo il mondo poetico di Giovanni Pascoli.

Grande prova d’attrice a gennaio con Federica Fracassi impegnata nel caustico testo Corsia degli incurabili della poetessa Patrizia Valduga.

Si trascorrerà il mese di febbraio in compagnia della ripresa, con rinnovato cast di giovani, di Romeo e Giulietta per la acuta regia di Ferdinando Bruni.

Alla fine di febbraio sarà in scena Il nipote di Rameau di Denis Diderot con Silvio Orlando, capolavoro satirico illuministico con espliciti riferimenti all’attualità politica.

A marzo, doverosa segnalazione per Viva l’Italia di Roberto Scarpetti con la regia di César Brie, che rievoca l’oscura morte di Fausto e Iaio, due giovani antifascisti uccisi nel 1978 al Casoretto.

Impegno e teatro politico anche inItaly con Giuseppe Battiston e GianMaria Testa e in Nome di battagliaLia, testo ormai classico di Renato Sarti dedicato alla Resistenza.

L’ultima parte della stagione vede l’ospitalità di tre spettacoli del Teatro delle Albe e la ripresa di Shopping&Fucking, con un feroce Ferdinando Bruni, in attesa di una nuova produzione…

Ma tanto per cominciare, già dai primi giorni di ottobre va in scena la 26^ edizione di MILANoLTRE, festival contaminato di danza, teatro e musica, rara occasione per conoscere nuove tendenze e nuove scene.

E’ più che consigliabile una visita al sito www.elfo.org per avere un quadro complessivo dell’intera stagione che riserva altre proposte e altre suggestioni, tra testi classici e nuova drammaturgia nelle tre sale di questo teatro che sollecita le intelligenze e risveglia le coscienze. E ai giorni nostri non è affatto poco.

(Massimo Cecconi)



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