Nessun rischio di aborto da Fans nel primo trimestre di gravidanza


L'impiego di farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) da banco (Otc), entro il primo trimestre di gravidanza non mette la donne a maggiore rischio di aborto spontaneo (prima della ventesima settimana di gestazione).
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Lo ha verificato uno studio multicentrico americano effettuato dal 2004 al 2010 su 2.780 donne gravide. I ricercatori hanno inteso verificare gli eventuali effetti sull'esito della gestazione derivanti dall'impiego nelle prime fasi della gravidanza di farmaci che agiscono sulla sintesi delle prostaglandine, coinvolte in molte fasi dello sviluppo dell'embrione.

I dati relativi all'esposizione all'uso dei Fans a partire dall'ultimo periodo mestruale (Lmp) fino alla sesta settimana di gravidanza sono stati ottenuti mediante interviste effettuate fino al primo trimestre di gestazione. Gli outcome della gravidanza sono stati riportati direttamente dalle donne e sottoposti a verifica sulla base dei record medici.

L'età gestazionale è stata stabilita in base all'Lmp, mentre lo stadio di sviluppo prima della perdita del feto è stato determinato tramite indagine ecografica. Facendo ricorso a modelli di regressione si è quindi stimato il grado di associazione tra esposizione ai Fans ed esito della gravidanza, considerando i fattori confondenti.

Su 2.780 gravide, 367 donne (13%) hanno avuto un aborto spontaneo, ma l'esposizione a Fans, che è stata riferita da 1.185 gestanti (43%), non è risultata associata a rischio di aborto spontaneo né in modelli non aggiustati per l'età materna (hazard ratio, Hr: 1,01) né in modelli aggiustati per tale fattore (Hr: 1,00).

Fonte: DoctorNews
(Gynecol, 2012; 120(1):113-22)



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