A teatro e al cinema…a piedi. I giorni contati
E’ in programmazione allo Spazio Oberdan dal 23 giugno all’8 luglio il film I giorni contati di Elio Petri. Un film raro da vedere e/o da rivedere e, comunque, da non perdere.
(Massimo Cecconi)22/06/2012
Cinquant’anni portati molto bene sono quelli del film I giorni contati di Elio Petri che, grazie al restauro a cura della Cineteca del Comune di Bologna e del Museo del Cinema di Torino, torna in sala appunto cinquant’anni dopo la sua realizzazione (1962).
Il film rende malinconicamente il clima di quegli anni, raccontando la vicenda di uno stagnaro romano che, dopo la morte della moglie, colpito anche da un episodio drammatico (la morte per infarto di un suo coetaneo), pensa anche lui di avere “i giorni contati”.
Abbandonato il lavoro, il nostro pover’uomo va alla ricerca di se stesso oltre la solitudine e oltre i sogni di riscatto sulle tristezze della vita. In un vagabondare romano in cui incontra strani personaggi e frequenta particolari ambienti, capisce di non poter più riappropriarsi di se stesso e del suo passato, immancabilmente perduto. Tornerà quindi a lavorare e a contare i giorni.
Interpretato da un immenso Salvo Randone, in un raro ruolo di protagonista al cinema, il film esprime tutta l’amarezza di una generazione che ha vissuto il fascismo, la guerra e i presunti agi del boom economico.
Elio Petri, al suo secondo film, autore anche del soggetto e della sceneggiatura, si permette qualche preziosismo tecnico/narrativo anche se il rimando va con forza al neorealismo.
Da vedere per apprezzare la ruvidezza del racconto, senza sconti o vie di fuga.
Programma la Cineteca Italiana secondo il calendario consultabile sui tamburini dei giornali o sul sito www.cinetecamilano.it
I giorni contati
di Elio Petri (Italia,1962)
con Salvo Randone, Regina Bianchi, Franco Sportelli, Vittorio Caprioli, Lando Buzzanca, Paolo Ferrari
Il film rende malinconicamente il clima di quegli anni, raccontando la vicenda di uno stagnaro romano che, dopo la morte della moglie, colpito anche da un episodio drammatico (la morte per infarto di un suo coetaneo), pensa anche lui di avere “i giorni contati”.
Abbandonato il lavoro, il nostro pover’uomo va alla ricerca di se stesso oltre la solitudine e oltre i sogni di riscatto sulle tristezze della vita. In un vagabondare romano in cui incontra strani personaggi e frequenta particolari ambienti, capisce di non poter più riappropriarsi di se stesso e del suo passato, immancabilmente perduto. Tornerà quindi a lavorare e a contare i giorni.
Interpretato da un immenso Salvo Randone, in un raro ruolo di protagonista al cinema, il film esprime tutta l’amarezza di una generazione che ha vissuto il fascismo, la guerra e i presunti agi del boom economico.
Elio Petri, al suo secondo film, autore anche del soggetto e della sceneggiatura, si permette qualche preziosismo tecnico/narrativo anche se il rimando va con forza al neorealismo.
Da vedere per apprezzare la ruvidezza del racconto, senza sconti o vie di fuga.
Programma la Cineteca Italiana secondo il calendario consultabile sui tamburini dei giornali o sul sito www.cinetecamilano.it
I giorni contati
di Elio Petri (Italia,1962)
con Salvo Randone, Regina Bianchi, Franco Sportelli, Vittorio Caprioli, Lando Buzzanca, Paolo Ferrari