CasAmica Campione di solidarietà 2012


È stato inaugurato alla presenza del vescovo Scola, il secondo piano della Casa per i bambini di casAmica onlus, un'associazione che offre alloggio per bambini o per le loro famiglie, lontano da casa.
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casAmica bimbi
Presente in zona dal 1986, l'associazione ha una storia bellissima, che si è sviluppata attraverso il sempre maggiore coinvolgimento dei volontari dedicatisi ad offrire ospitalità alle persone malate e ai loro familiari provenienti da tutta Italia per curarsi all'Istituto dei Tumori e al Besta.
La prima casa fu aperta in via Saldini, la seconda nella poco distante via Fucini ed ora le due ultime case presso la famosissima Chiesa Rossa in fondo a Vle Argonne.
Quasi non si crede ai propri occhi: grazie anche al contributo della Fondazione Cariplo che ha contribuito con 180.000euro, le due enormi navate laterali della “chiesona” sono state ristrutturate e chiuse per ospitare le ultime quattro stanze della Casa per i bambini nata per offrire anche ai più piccoli un luogo dove condurre, per quanto possibile, nel delicato momento della malattia, una vita normale.

Erano moltissimi i volontari presenti alla cerimonia d'inaugurazione, ognuno di loro ha dedicato molto tempo ed energia (oltre che molti sudati risparmi) per dare accoglienza ai malati nella zona in modo che non fossero costretti a sopportare oltre al dolore della cura e della malattia anche i disagi di una città inospitale. Per questo a febbraio 2012, l'associazione è stata, tra l'altro insignita del Premio “Campione di solidarietà 2012” consegnato nelle mani della sigra Vedani, la più antica volontaria di Casamica dal Sindaco Pisapia.

Durante la cerimonia di ieri, Casamica è stata perciò definita un -Monastero moderno-, inteso come il luogo dove vive una Comunità di persone in funzione di mutuo aiuto, coordinamento e sostegno economico e spirituale.
Nel 2011 la Casa ha ospitato 3128 persone di cui il 60% era in cura presso l'Istituto dei Tumori e il 32% presso il Besta. Il 61 % degli ospiti proviene dal Sud Italia e dalle Isole.
Ha infatti sottolineato il Vescovo Scola che la città di Milano è una città dove l'accoglienza esiste ma bisogna saperla vedere.

Ad oggi sono dunque disponibili in Via Achilleo, 12 camere con servizi, di cui otto al primo piano e quattro al secondo con servizi comuni tipo lavanderia e cucina attrezzata.
Nelle Case vengono promosse attività ricreative e culturali e per chi lo desidera anche il sostegno di un'assistenza spirituale.

Durante la cerimonia sono state riportate toccanti testimonianze anche della dedizione dei 60 volontari impegnati nelle quattro case.
C'è solo da augurarsi che il progetto -Città della salute- non vanifichi questa realtà buttando all'aria quanto finora faticosamente realizzato.

Cosa sarà di queste case amiche nell'eventualità di uno spostamento dell'Istituto dei Tumori e del Besta?
Sarà sufficiente una navetta per saldare la distanza tra i malati e i cittadini solidali?


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