Commissione lavoro e attività produttive: Primo incontro del 12/7/2011
Ordine del
giorno:
a) Lettura
e commento del piano di lavoro (relazione in allegato del presidente)
b)
Istituzione sportello precariato
c) Elezione
vicepresidente
d) Varie
Dopo breve
discorso introduttivo e lettura piano di lavoro il presidente ( Michele
Sacerdoti) è passato a trattare due seguenti argomenti tralasciando l'elezione
del vicepesidente
Il primo riguardava la festa in corso Buenos Aires per la
quale si pensava alla chiusura della via. Non si è riusciti ad accordarsi con
l'assessore il quale ha detto che se si dovesse chiudere lo si dovrebbe fare in
ogni zona. La festa la faranno i commercianti senza chiusura al traffico
automobilistico e dovrebbe essere stata per il 13 luglio. Ne è seguito uno
scambio di considerazioni fra opposizione e maggiorana in modo disordinato e
impossibile da sintetizzare.
Secondo punto trattato è stato lo Sportello precariato. Sacerdoti ha spiegato che presso la sede del Consiglio di zona è disponibile una saletta con una scrivania dove potrebbe lavorare e ricevere le persone un esperto del lavoro, un giuslavorista. Sarebbe prevista l'apertura al pubblico una volta alla settimana. Alla riunione erano presenti due giovani giuslavoristi (Francesca Borsa e Mauro Tagliabue), invitati da Sacerdoti che si propongono come volontari a titolo gratuito per svolgere la consulenza. Uno di questi, Francesca Borsa ( ho preso gli estremi per una eventuale utilizzazione) è stata invitata ad illustrare il servizio.
Un sevizio non in concorrenza con il sindacato ma un affiancamento. Sono veramente numerose le persone precarie che hanno bisogno di pareri, si tratta d fare informazione sui problemi del lavoro. Molti sono spaventati, facilmente ricattabili ma non vogliono fare causa.Ci sarebbe anche un obiettivo da realizzare: una banca dati della zona oltre a gruppi di lavoro e di studio e ricerca sulla situazione del precariato, insomma lotta al precariato definendo un approccio costruttivo, pratico, terra terra. Occorrerebbe anche coinvolgere degli economisti.
Quelli della Lega e del Pdl hanno subito obiettato chiedendo che il contenuto del servizio sia prima dibattuto e che la scelta dei giuslavoristi sia oggetto di bando e non che siano presentati gli amici di un partito. Si è detto anche che di sportelli ce ne sono altri e questo sarebbe un doppione.
Alla fine si è convenuto per il bando e così prima di avere lo sportello passeranno diversi mesi.
Inoltre l’opposizione ha fatto riferimento a regole precise per istituire uno sportello e non si comprende perché ci presentiamo in modo così superficiale dando spazio all’opposizione e a una inutile perdita di tempo.
ALCUNE CONSIDERAZIONI EMERSE NEL GRUPPO CHE HA PARTECIPATO ALLA RIUNIONE
- Abbiamo la necessità di essere preparati e quindi averne il tempo; l'ordine del giorno comunicato pochi giorni prima delle riunioni è insufficiente.
- Se consideriamo le funzioni attuali del Consiglio di zona non ci sono competenze in materia di Lavoro e Occupazione (almeno dai pochi interventi che si è potuto sentire)
- Resta poi da considerare quali facoltà ci potrà dare il decentramento in fatto di lavoro e incremento delle attività produttive.
- Fra di noi non esiste una preparazione in merito e ci sembra che neppure nella commissione ci sia una particolare preparazione (ad esempio nel programma del PD per la zona 3 l'argomento lavoro e attività produttive non viene neppure sfiorato)
- Nel programma del presidente (Sacerdoti) i punti programmatici relativi al lavoro (circa 7 su 27) si parla di iniziative che possono avere ricadute sull'occupazione solo in tempi remoti, mentre occorre individuare percorsi che affrontino in tempi ragionevoli la crisi occupazionale.
- Nessuno conosce quale sia il tessuto produttivo e la situazione occupazionale della zona in modo particolare dopo la scomparsa di tutte le grandi aziende metalmeccaniche. Tutto ciò non può che rendere sempre più difficile l’individuazione di obiettivi concreti.
- confrontandoci con la giunta (Taiani), sindacato e esperti
- motivando politicamente e socialmente le scelte
- ristudiando programma, anche se è molto parco se non assente sul problema del lavoro, per evidenziare alcuni punti (microcredito, microimprenditorialità, ecc) che nella relazione di Sacerdoti non sono stati neppure menzionati.
- Individuando i problemi occupazionali, del precariato, delle tipologie di attività produttive presenti in zona
- Rendendo in ogni momento partecipi i cittadini per stabilire un percorso fatto di obiettivi concreti
e infine poi batterci in commissione e in riunione di consiglio per il loro perseguimento.Questo permetterebbe di preparare il terreno e noi stessi (noi del comitato e della maggioranza in CdZ) ad affrontare il decentramento quando la giunta comunale deciderà in merito.Preliminarmente stabilire una rete di rapporti con soggetti e centri preparati sull'argomento per un approfondimento soprattutto se sono in grado di darci indicazioni sulla zona in cui viviamo ma che non conosciamo sotto l'aspetto del lavoro
Alfredo e Vincenzo