Tracce di donna...


"Passeggiate d'Autore" sulla “Milano delle donne”: un percorso proposto dall'Associazione Pluriversi alla scoperta di figure femminili nella Milano storica, spaziando dal periodo bizantino all’epoca contemporanea. Un osservatorio ideale per vedere come il ruolo, l’immagine, le azioni di queste donne si siano modificate nel corso del tempo, acquisendo una crescente autonomia, arrivando a sfidare apertamente le regole sociali.
 

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buzzati duomo di milano 1952 web
Forse non ci si rende abbastanza conto di quanto le donne siano assenti dalla storia e di che ruolo abbiano avuto, non solo, nell’arte, ma anche nei mutamenti epocali e sociali, così come manca una storia dei rapporti di genere.
Di solito nella scrittura del passato rivestono un ruolo materno o ancillare.

In Francia nel 2000 si è costituita un’associazione, Mnemosyne, che ha proprio lo scopo di recuperare la memoria storica al femminile. Sono state riscoperte figure come Marguerite Durand, che fondò nel 1897 il giornale La Fronde, attirandosi le ironie maschili, ma inviando donne giornaliste anche sul fronte, e Théroigne de Mérincourt, che quattordicenne partecipò alla presa della Bastiglia, con la recente pubblicazione di un’opera, La place des femmes dans l’histoire (Belin).

Negli ultimi anni vi è stata sicuramente un’inversione di tendenza, con la riscoperta di figure, da noi in Italia, come Eleonora Fonseca Pimentel, dovuta al fortunato romanzo “Il resto di niente” (Avagliano), o di Mika Etchebéhère, ebrea argentina che divenne capitana durante la guerra civile spagnola, e che è stata sottratta all’oblio da Elsa Osorio con il romanzo “La miliziana”.

Vi è però ancora molto da fare, e sicuramente una memoria collettiva da nutrire.
Non è detto che questo debba avvenire per via scritta. La memoria collettiva, come tra i primi comprese il sociologo Maurice Halbwachs all’inizio del Novecento, si appoggia ai luoghi e alle narrazioni che vi sono iscritte.
E la narrazione orale va sicuramente riscoperta come modalità di trasmissione della memoria e dei saperi. Un libro in fondo non costituisce che una piccola parte di un vasto circuito che lo riprende e ne amplifica a trasmette i contenuti, in un intreccio di comunicazione scritta e orale. La narrazione orale costituisce però una testimonianza diretta e in corpore, assimilata sensorialmente e per questo più pienamente.

È questo il motivo per cui l’associazione Pluriversi, formata da antropologi esperti di genere e da uno scrittore, ha deciso di promuovere le “Passeggiate d’autore”, allo scopo di vivificare mediante la narrazione orale la memoria sociale, culturale, storica e architettonica della città di Milano.

La storia delle donne fa sicuramente parte di quest’operazione. Milano reca tracce sommesse, invisibili, cancellate, rimosse, seminascoste di donne che, anonime o celebri, hanno contribuito a farne la storia. Renderemo omaggio ad alcune di loro, donne di alto rango, donne che hanno rivestito un ruolo nella gestione del potere o si sono tuffate nel pieno dei sommovimenti storici...

Non mancherà una parte dedicata alla "frivolezza", da non reputare estranea alla storia, anzi ne fa parte. Le cronache e le documentazioni storiche sono piene di maldicenze, pettegolezzi, illazioni, ma anche romanticherie. L’histoire événementielle, se vista da vicino, non è così grandiosa, sfolgorante e asettica come nell’immagine riportata nei libri, ma si colora vivacemente e talvolta molto sgradevolmente, tristemente, ferocemente di tutte le piccolezze e debolezze umane.

Barbara Caputo
Associazione PluriVersi

“Milano delle donne” sabato 2 giugno alle 10:30
Feltrinelli di Piazza Duomo
Biglietti: 8 euro (5 euro per i possessori di CartaPiù Feltrinelli)
È gradita prenotazione a mail pluriversi@gmail.com

Photo: in apertura un disegno di Dino Buzzati, duomo di Milano,1952

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