Andar per libri. Via della Palombella, una bella storia


Sarà presentato giovedì 17 maggio, alle ore 18, alla Biblioteca Valvassori Peroni, alla presenza dell'autrice.
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Palombella
Via della Palombella è una stradina romana alle spalle del Panteon, quindi in pieno centro. In questa viuzza che vive più di ombra che di sole si sono conosciuti e poi amati e poi sposati Dolores Romei, detta Dora, e Piergiuseppe Palombi, genitori di Silvia scrittora di questo vivace libretto, tale solo per le dimensioni, si badi bene.
I Palombi che curiosamente abitavano in via della Palombella venivano dalle Marche, facevano i sarti accreditati anche presso il Vaticano. Romei invece è nome d’arte, come scoprirete leggendo il libro.

Il libro, appunto, racconta un paio di secoli di storie familiari di persone che lavorano (tanto), tirano a campare nei momenti difficili (le guerre e la Guerra), si amano, vivono, si divertono, invecchiano e muoiono. C’è la leggerezza della narrazione però che ci rende il clima impagabile di un’Italia del tempo che fu, senza smaccata nostalgia. I ricordi attingono pudicamente dai diari di Piergiuseppe e Dora e vengono rivisitati da Silvia Palombi con scrittura piana, pervasa da sottile ironia.

Roma sopra tutto, ma è doveroso dire che Silvia e, in parte, anche i suoi genitori hanno vissuto soprattutto a Milano. La loro casa milanese d’elezione era in via  Franchino Gaffurio, musico rinascimentale, amico di Leonardo, quindi nella nostra zona.
C’è anche un buen retiro di famiglia, una casa sul lago di Como, ramo di Lecco, appostata in una frazione del paese di Bellano, che è per altro la Macondo di Andrea Vitali, con splendida finestra vista lago.

Ma torniamo al libro. Non succede nulla di eclatante, nessuno uccide alcuno, c’è però lo scorrere della storia (nel senso che “la storia siamo noi”, come direbbe qualcuno) e il passare inesorabile del tempo e della stagioni. La narrazione è godibilissima e meriterebbe una trasposizione cinematografica in perfetta linea, ad esempio, con “Pranzo di Ferragosto” di Gianni Di Gregorio, un piccolo capolavoro di leggerezza.
Il resto scopritelo voi.

Dal canto suo Silvia Palombi ha dedicato una trentina d’anni a fare l’ufficio stampa per arte e teatro. Dice di sé di essere nata a Roma e di essere stata deportata a Milano, da piccola. Questo è il suo terzo romanzo.

Il libro verrà presentato giovedì 17 maggio, alle ore 18, alla Biblioteca Valvassori Peroni, via Valvassori Peroni 56, a cura dell’Associazione Locus. Con l’autrice, interverrà Susanna Ripamonti mentre Fabio Bezzi leggerà brani del libro.

Silvia Palombi
Via della Palombella. Una bella storia
Milano, Charta, 2011



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