È possibile aumentare la protezione influenzale in gravidanza
Secondo un studio retrospettivo, a cui hanno collaborato i
Centers for Disease Control and Prevention, Atlanta, Georgia e
l'American College of Obstetricians and Gynecologists, esiste ancora un
margine ampio per migliorare la copertura nelle donne in gravidanza.
Lo studio, mirato a stabilire conoscenze, atteggiamenti e
decisioni delle donne in gravidanza nei confronti del vaccino contro la
pandemia influenzale nella stagione epidemica 2009, ha inviato in random
un questionario a oltre 3mila ginecologi iscritti all'American College.
Hanno risposto 1.310 professionisti e 873 questionari sono stati
ritenuti validi per l'analisi. La maggior parte dei ginecologi ha
affermato di aver proposto di routine alle proprie pazienti in
gravidanza, nella stagione 2009-2010, il vaccino influenzale stagionale
(77,6%) e pandemico (85,6%). Le motivazioni addotte dagli specialisti
che non hanno promosso la vaccinazione sono state un rimborso ritenuto
inadeguato, una ridotta reperibilità oppure la convinzione che dovesse
essere somministrato da un altro specialista. I ricercatori hanno
pertanto concluso che la possibilità di ampliare la copertura
influenzale in gravidanza è concreta, ma, oltre all'impegno e al
coinvolgimento attivo dei ginecologi, presuppone anche l'attuazione di
strategie di politica e organizzazione sanitaria atte a favorire la
disponibilità del vaccino e a finanziare le eventuali campagne.
(Vaccinare33 : Obstet Gynecol. 2011 Nov;118(5):1074-80)
(Vaccinare33 : Obstet Gynecol. 2011 Nov;118(5):1074-80)