Tris di eventi: murales di Lambrate, giardino di Piola, giardino Lucarelli

Ben due inaugurazioni e un intrattenimento educativo per i bambini hanno allietato la bella domenica di primavera, ventosa e un po' freschina, ma salutare, attirando numerosi cittadini in tre diverse zone del Municipio 3. ()
Grouppo (1)
Benvenute le occasioni di uscire di casa, giacché non si vedeva l'ora d'avere un pretesto e queste erano un fior fiore di opportunità.

A Lambrate, in via Pitteri 93 di fronte ai centri commerciali, sui muri dell'ampia corte del nuovo complesso residenziale delle ACLI, due lunghi murales ravvivano il ricordo della storia industriale del quartiere.
Tutti sanno che la Lambretta è nata qui - precedendo l'invenzione della Vespa -, che l'Innocenti era la grande fabbrica che dominava il quartiere, ma anche altre importanti industrie vi si erano insediate, subito dopo la guerra, dando un contributo importante al boom economico degli anni '50.
Lambrate era il secondo polo industriale di Milano.
Qui si trovavano la “Cino Cinelli” industria fondata nel 1947 da un ex professionista del ciclismo, nel '79 venduta a Antonio Colombo, che innovò design e materiali delle bici da corsa. La ditta “De Nora” che brevettò l'Amuchina e la tecnologia DSA per gli impianti cloro-soda. La “A. L. Colombo produttrice di tubi d'acciaio per i velivoli Caproni, per i mobili tubolari, per la Ferrari e la Maserati, per le biciclette, le macchine trafilatrici. La “Faema” macchine per il caffè, la “ Gola” industria meccanica.
Il secondo murale racconta i trasporti ferroviari - per le merci prodotte - e la vecchia e la nuova stazione, infine la mappa delle antiche cascine ormai scomparse.

Piazzale Piola è stata teatro di una performance che ha caratterizzato l'inaugurazione del giardino giapponese dedicato a Teresa Pomodoro. Uno spettacolo di sapore orientale con suoni che riverberavano dolcemente, a lungo, nell'aria e un attore coperto solo di cerone bianco e una stoffa bianca ai lombi, veramente eroico data la temperatura, accovacciato a rappresentare una rana, pronta a ergersi e trasformarsi in umano. Questo riprendeva il significato di metamorfosi e rigenerazione rappresentato dall'insieme delle sedute in granito e delle tre sculture: una goccia e due rane stilizzate in bronzo che ricordano le rocce, le acque e gli esseri viventi della foresta nel loro perenne ricostituirsi.

Ai giardini Lucarelli numerosi bambini e genitori hanno partecipato, divisi in più gruppi, all'evento teatrale per sensibilizzare alla cura dell'ambiente, raccogliendo la plastica e altri ingombranti rifiuti, partecipando così alla cura dei luoghi in cui si gioca, si intrecciano relazioni sociali e si crea appartenenza e comunità.
Persino l'AMSA si è complimentata per il lavoro fatto.

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