Ingiustizia è fatta!

Il settimanale aggiornamento su salute e dintorni in Lombardia. È di oggi in terza commissione, il report di Pavesi, nuovo Direttore Generale del Welfare e braccio destro della vicepresidente Moratti. Dal Senato, invece, un vitalizio per Formigoni. ()
formigoni
Ahimè! Mi hanno “gentilmente” ordinato di aggiornare la narrazione della Legge 23 che tra virus e vaccinazioni, manovrine e dilazioni non sarà, come prescritto dal Ministro Speranza, rivista entro 120 giorni ma sembra sarà, se sarà, a Natale. Spaventato di fronte a tanta impresa ho chiesto di pazientare qualche giorno per potere dare alcune “buone” notizie .
La prima, mi riguarda, domani mi vaccineranno alla Fiera di Via Scarampo. A parte la mia piccola vicenda personale, la macchina messa in atto con geometrica efficienza sembra funzionare e allora Astrazenica per tutti gli anziani (come me). La mia categoria (70-79 anni) conta anagraficamente, in Lombardia, quasi un milione di vaccinandi; di questi si sarebbero prenotati il 70% con la piattaforma POSTE. Al passo di 60.000 al giorno la somministrazione della prima dose a questa truppa si dovrebbe compiere entro la fine mese.

Over 80 in sicurezza
Già compiuta sembra la vaccinazione degli over 80 che si sono prenotati. Mancherebbero circa centomila che sono in attesa della vaccinazione a domicilio che è organizzativamente complessa. Finita la vaccinazione degli ospiti delle RSA e si vedono, dicono, i cali dei casi e dei decessi. Stessi segnali tra gli operatori sanitari. In sintesi questi sono i dati rassicuranti sciorinati, oggi in terza commissione, da Pavesi nuovo Direttore Generale del Welfare e braccio destro della Moratti. Stanno finendo le operazioni preventive al contagio, ha assicurato i presenti, anche per gli insegnanti e tutti gli addetti all’educazione di ogni ordine e grado. Ha confermato che chi si rifiuta di sottoporsi alla vaccinazione Astrazeneca e convocato per farla, in caso di rifiuto, viene rinviato a settembre o più tardi. Ha definito le caratteristiche dei caregiver e chi ha diritto a rientrare in questa categoria. Notizie forse tranquillizzanti per chi aspetta e non riesce a capire quando sarà il proprio turno di fronte alla cascata di notizie contrastanti e in un certo senso inquietanti.

Un vitalizio a Formigoni!
L’altra notizia è altrettanto buona, anzi ottima ma per Formigoni. Il Senato gli ha riconosciuto il diritto al vitalizio di 7000 euro (ed anche a Del Turco) con gli arretrati. Già da due anni Roby, non certo Hood, grida ai quattro venti che ha subito una grande ingiustizia e che non riesce nemmeno a sfamarsi dopo essere caduto in disgrazia.
Cogliendo il suo ripetuto grido di dolore, in prima battuta, ottenne da Palazzo Madama un sostentamento di 700 euro al mese. Col fischio, ha insistito il tapino ormai più che indigente. Nei tempi in cui imperava, questa mancia non gli bastava nemmeno per cambiare i bottoni delle sue giacche colorate o i bermuda quando si esibiva dagli yacht. Rivuole il vitalizio e tutti gli arretrati. L’autore di quel baratto corruttivo (come venne definito il suo delitto), condannato in via definitiva a 5 anni e rotti (ora vissuti nella sua dacia milanese), ha mosso tutte le pedine per riavere, dice lui, “il maltolto”. Un vitalizio forse anche intoccabile per rimborsare il danno all’erario pubblico da lui causato e quantificato dalla Corte dei Conti in decine di milioni. La sentenza definitiva della Cassazione quantificò utilità e guadagni per l’ex governatore in circa 6,5 milioni di euro. Tra il 2001 e il 2011 dalla Fondazione Maugeri e dal San Raffaele uscirono in totale una ottantina di milioni finiti nelle mani del faccendiere Daccò e Antonio Simone (Compagnia delle Opere). In cambio, si accertò, la Giunta regionale produsse una serie di delibere a favore di questi Gruppi privati con corrispondenti fondi regionali, già stanziati per garantire l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini.

La commissione del Senato
Ora ci ha pensato Giacomino a risolvere il misero stato dell’ex potentissimo. È Giacomo Caliendo di Forza Italia, ex magistrato e ex sottosegretario alla giustizia con il Governo Berlusconi e attuale Presidente della Commissione Contenziosa del Senato. Commissione composta da lui e da altri due senatori della Lega (uno transfuga proveniente da 5 stelle) e due “laici” nominati dalla Presidente del Senato Casellati, anch’essa di Forza Italia. Con tanti santi in “paradiso” ora lui ipercredente, alla faccia nostra, sembra avere avuto accolte tutte le sue suppliche.
Dall’articolo odierno del Fatto Quotidiano apprendiamo il suo commento “a caldo”: “La Commissione Contenziosa rimedia a un errore clamoroso. Ho ottenuto una misura di giustizia non solo per me ma per tanti altri cittadini” e il suo avvocato si allarga e dichiara trionfale “Al Senato qualcuno ha riconosciuto che lo stato di diritto è ancora un valore: non è contemplato che qualcuno debba morire di stenti come misura punitiva”.

Ora vitalizi anche per chi è condannato in via definitiva
Non sono molti e non sembrano morire di stenti i “tanti cittadini” colpiti “ingiustamente” dalla norma cassata, firmata nel 2015 dal Senatore Grasso, che bloccava i vitalizi per i senatori condannati in via definitiva. Il Fatto elenca coloro che forse verranno rimborsati: “Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri o Vittorio Cecchi Gori (nella lista dei revocati ci sono anche Ferdinando Di Orio, Vincenzo Inzerillo, Giorgio Moschetti, Franco Righetti. Per chi è morto, come Giuseppe Ciarrapico, a questo punto potrebbero vantare delle pretese gli eredi). E alla Camera? Attendono “giustizia” l’ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, l’indimenticato Giancarlo Cito e un altro paio di ex deputati, Luigi Sidoti e Raffaele Mastrantuono.”

Derubricata ogni colpa
Al di là delle vicende giudiziarie dei vari personaggi, non sfugge il dato politico generale che oltre il successo del Celeste, di fatto in parte derubrica e assolve le colpe accertate delle pratiche corruttive e ne allieva le conseguenze economiche e penali per lui e colleghi. Il Senato come istituzione massima della Repubblica sembra invece tutelare i senatori come persone e concede loro un trattamento eccezionale e ingiusto rispetto agli altri cittadini. In più è un messaggio indiretto e rassicurante per i gruppi privati che hanno tanta libertà di manovra ora e allora ebbero anfitrione e nume tutelare l’attuale rinfocillato. Ingiustizia è fatta.

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Re: Ingiustizia è fatta!
15/04/2021 VITTORINO
non solo scandaloso ma anche deprimente per i cittadini onesti. Personalmente aggraverei le pene per corruttori e corrotti e per gli evasori.


 
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