Aiuti ai senza tetto per contrastare l'emergenza freddo
Già all'orario di inizio della raccolta, sui sedili in pietra ricoperti da un sottile strato di ghiaccio, si trovavano cumuli di sacchi colorati che via via si accrescevano, mentre i volontari provvedevano a dividere e smistare i loro contenuti, nel freddo pungente che stimolava a muoversi. Era già un successo che è continuato sino al tardo pomeriggio.
Ci sono più motivi per sentirsi straniati di questi tempi: il Covid, situazioni sociali e politiche che fanno impuntare l'animo al rifiuto, ma poi quella montagna di pacchi, il lavoro dei volontari ricordano che altri percorsi sono possibili e ci consentono di riconciliarci in parte con il presente.
Separare il grano dal loglio e restare vigili e critici, ma umanamente umani è il miglior credito possibile nel confronto degli altri.