Esiste vita intelligente nello Svincolo di Lambrate?

“Appunti di viaggio”: una camminata sotto casa per una spesina dal ferramenta. ()
lambretta madonalds zoom
In fila alle casse, a distanza di sicurezza sanitaria, le persone avanzano piuttosto rapidamente mentre altri si accodano ordinati. A colpo d'occhio se ne vedono solo un paio con qualcosa di ingombrante caricato sul carrello, tutti gli altri hanno tra le mani piccole buste, scatole, qualche barattolo. Eppure lo sterminato parcheggio fuori dal Bricoman Segrate fai-da-te edilizia falegnameria vernici ferramenta ingrosso e dettaglio trabocca di auto: possibile che tutti tutti tutti vengano da così lontano a comprarsi una busta di tasselli diametro 6 a gancio o il ricambio delle punte del trapano?
E a giudicare da come sono vestiti, neppure dovrebbe trattarsi di artigiani capitati qui a far scorta durante un giro tra i cantieri. Si tratta di residenti nei paraggi, Lambrate, Segrate, che fanno l'equivalente hobby-tempo libero di una spesina quotidiana al negozio d'angolo, del tipo per cui non si scomoda l'auto, preferendo una passeggiatina igienica.

Ma a impedirgli quella possibilità ci ha pensato direttamente il management della catena commerciale, con l'organizzazione Auto-Oriented Shopping: accesso da svincolo-rotatorie senza marciapiede, sterminato parcheggio tutto da attraversare con circospezione una volta scesi dall'auto, collocazione nel bel mezzo di altri scatoloni analoghi con medesima urbanistica pur a diversa destinazione.

Me ne sono accorto bene cercando di arrivarci a piedi, da casa, attraverso l'ormai sterminato Svincolo di Lambrate che smista di tutto, salvo esseri umani privi di protesi meccanica.
Qualche centinaia di metri seguendo con molta prudenza i margini di carreggiate a scorrimento veloce, fiutando l'usta di chi mi aveva preceduto nell'eroica impresa di comprarsi un pennello a piedi, e le cui tracce portavano a un varco nella siepe.
Clienti identici quanto a disponibilità di spesa, numerosissimi facendo il calcolo sulla densità di popolazione, ma rifiutati di fatto perché non auto-muniti come recita un manuale di progettazione anni '60. Lo stesso che ha introdotto i carrelli della spesa grandi esattamente come un carico di baule, o l'esclusiva delle confezioni giganti 'scorta' da quaranta pezzi che nessuno potrebbe mai portarsi a casa camminando e neppure sull'autobus.
Forse l'ingegnere progettista dello spaghettificio di corsie impenetrabili pensava al portafoglio coi soldi in termini di monete metalliche pesantissime, venti chili almeno per comprarsi un etto di merce e così via. È l'unica spiegazione salvo l'altra, ovvero che non si concepisce proprio il cliente umano senza l'appendice veicolare obbligatoria.

Con la mia spesina da cinque euro per tre etti di peso circa nello zaino, imbocco un altro pertugio nella siepe ed esco dall'altra parte dei parcheggi, verso i 'big box' del cash&carry Alta Sfera o Decathlon articoli sportivi, ad esplorare una via di ritorno alternativa all'andata.
Subito inciampo in un collega pedone a quattro zampe, una nutria che non ce l'ha fatta, travolta sulle strisce da qualche cliente frettoloso. Identica a me, salvo dettagli, nell'essere priva di automobile e quindi pare poco gradita da quelle parti: che si prendano la patente queste bestie incivili!

Poche centinaia di metri di nuovo percorsi circospetto in bilico sulla striscia di limite carreggiata, lungo la strada che attraversa l'ancora indefinito Parco Marcinelle rasente la cascina abbandonata, ed eccomi in vista della civiltà urbana, con le sue fermate dell'autobus, marciapiedi, piste ciclabili, persone camminanti e vive. Ma per arrivare alla mitica 'misura d'uomo' devo sorbirmi l'ultima ordalia, lo scontro con una terribile Mamma-in-Suv che all'assalto dell'ingresso del Sacro Cuore, cuore dello Svincolo pulsante peraltro, a cavallo delle sue due tonnellate di lamiera mi scivola accanto, taglia strada, marciapiede, ciclabile, fino a piazzarsi esattamente di traverso sul passaggio pedonale-ciclabile residuo.

È l'orario di uscita scolastica del venerdì, e qui l'umanità come ben sanno i lettori evapora, lasciando posto alla ferocia della Chioccia Ansiosa Assassina Automunita, pronta ad ogni efferatezza pur di recuperare il Pupo sul cancello. Anche a costo di cospargere di morti e feriti tutto il tratto di strada antistante, che sia carreggiata, marciapiede, ZTL, nulla può fermare la Maternità Meccanica.
Mi sono limitato al terribile insulto: «Analfabeta Suburbana Incivile». Pura constatazione, tanto non capisce la povera ansiosa coi tacchi rostrati. Resto con l'interrogativo sospeso che ho scelto come titolo per questi "appunti di viaggio", spero condivisi da molti.


La Città Conquistatrice – Automobili

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