25 novembre. Giornata contro la violenza sulle donne

Le panchine rosse, che ogni giorno ci ricordano cosa devono sopportare troppe donne, dovrebbero moltiplicarsi all'infinito, essere sistemate presso ogni condominio, avere un altoparlante per diffondere musica e poesie dedicate loro. ()
contro violenza
Non è un caso che quest'anno si dia tanta visibilità alle iniziative a difesa delle donne, perché la cronaca ci ha raccontato, oltre di COVID-19 che ha fatto salire i femminicidi del 12%, di troppi spietati delitti, i più tragici a colpire madre e figli da parte di un padre padrone con diritto di vita e di morte. Mai come quest'anno sono saltati i limiti e la responsabilità dell'agire.
Eppure si continua a svalutare la loro persona, si mette in dubbio che le donne se la vadano a cercare, che han fatto un passo falso, che pretendono troppo, osano protestare “e cosa sarà mai una barzelletta, un insulto, non sai stare allo scherzo”, rifiutano le botte, gli stupri, dopotutto “sono nate per essere sottomesse” alla libertà di decidere dell'uomo e a fare da sponda alla loro violenza, donne oggetto di proprietà maschile. Qui bisognerebbe dire “prima gli italiani maschi devono cambiare”.

Ci sono però donne e accanto a loro uomini che combattono e decidono che il futuro sarà diverso, condiviso di responsabilità, attenzione, tempo da condividere, affetto e civiltà. A loro è dedicata questa giornata.

Nel nostro municipio sono state organizzate due iniziative di grande significato contro la violenza sulle donne.
La prima viene dal IIS “Caterina da Siena”: un'importante lavoro di grafica vede protagoniste le ragazze - guidate dalla loro insegnante Daniela Rosetta - che esprimono la loro percezione della violenza in 17 disegni e testi, realizzati, appositamente per questa giornata, su richiesta di Human Zone e del Municipio 3, e visibile sul portale dello stesso municipio o sul nostro canale YouTube.

La seconda iniziativa è stata sviluppata dall'associazione Orme del quartiere Ortica, presidente Giovanni Lanzetti: il progetto itinerante “Scarpette rosse” si snoda su un percorso a tappe, una moderna 'via crucis laica' dall'Ortica a Cimiano, articolata in 7 stazioni e 64 targhe dedicate alle vittime di femminicidio di quest'anno, con una sola di queste a 'lieto fine'. Realizzato con la collaborazione di tanti cittadini del Municipio 3 - l'inaugurazione a causa Covid limitata al cavalcavia Buccari all'Ortica -, tocca anche le 'stazioni' della Balera dell'Ortica, Ponte viola, viale Maria Grazia Cutuli al Rubattino, circolo ACLI di via Conte Rosso, Cortili solidali di via Palmanova e giardini pubblici di Cimiano (a questo link il progetto).

Per conoscere le iniziative del Comune realizzate per celebrare il 25 novembre e per promuovere il rispetto delle donne tutti i giorni dell'anno: www.reteantiviolenzamilano.it.
Si sono rivolte alla rete antiviolenza di Milano (9 centri in città), nei primi sei mesi di quest'anno, ben 1076 donne. Di queste 760 per la prima volta, nonostante le - e a causa delle - difficoltà date dalle restrizioni di movimento.
Oltre 670 di età tra i 20 e 49 anni; 220 tra i 50 e 69 anni. Nel 62% dei casi erano italiane. Per violenza si annovera quella psicologica, fisica, economica, sessuale, stalking.

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