Musica fuori dal coro

Una serie di incontri in streaming presenta una interessante novità discografica, un cd appena uscito per Stradivarius. Gli autori dialogheranno con alcuni ospiti per entrare nel vivo di un progetto musicale in cui si intrecciano scrittura e improvvisazione.
Foto disco
Virginia Sutera è una giovane violinista, compositrice e improvvisatrice, interprete e autrice assieme al pianista Alberto Braida del disco ANSER. Nella presentazione di Stradivarius, la principale casa di musica classica oggi esistente in Italia, si legge che i due musicisti presentano un discorso svolto attraverso un percorso di relazione e creazione dove l’ascoltatore si lascia trasportare con spirito libero e insieme curioso. Una musica basata su improvvisazioni libere, sulla traccia di brani composti da due identità differenti che ruotano intorno ad una comune ricerca e idea musicale. ANSER è il nome di una stella binaria, formata due entità separate che ruotano intorno allo stesso centro di gravità, e sta a rappresentare la comune ricerca e idea musicale del duo.

Dal 10 novembre al 4 dicembre si tengono quattro incontri trasmessi in streaming sulle pagine Facebook degli autori e sul loro canale Youtube, in cui il duo si confronterà con alcuni interlocutori presentando le composizioni di questo nuovo lavoro.

Ho avuto modo di conoscere Virginia quando ha collaborato anni orsono con la redazione di z3xmi.it. Le ho con piacere rivolto qualche domanda sulla sua esperienza di giovane musicista impegnata in una carriera di certo ardua e impegnativa come quella che si è scelta.

Non ho personalmente alcuna vera educazione musicale, e non sono quindi un esperto in materia, ma la musica mi appassiona ed è l’espressione artistica che maggiormente mi coinvolge e coltivo con maggior interesse in tutte le sue manifestazioni, con alcune preferenze. Visitando il tuo sito web, noto che i tuoi gusti e le tue esperienze musicali spaziano su tanti fronti diversi e anche lontani, dalla musica popolare, al jazz, alla musica di intrattenimento ironica e semiseria. Questo ultimo cd come si inserisce nella tuo percorso artistico?

I miei vari progetti musicali, il Duo Sutera Novali, il collettivo #tuscanymusicrevolution, i Fase Hobart, l’omaggio a Calvino e lo stesso ANSER, possono sembrare differenti tra loro, ma in realtà sono collegati tutti da una stessa cifra, cioè musica originale tra composizione e improvvisazione. Da qualche anno a questa parte, in particolare dopo aver seguito a Siena il Laboratorio di Ricerca Permanete con Stefano Battaglia, mi è diventato più chiaro da che punto di vista guardare e vivere la musica. Ho ritrovato la mia identità come musicista e persona proprio nel creare, nel comporre e nella ricerca stessa all’interno del linguaggio musicale.

Per cui tornando alla domanda, ANSER si inserisce proprio in questo percorso di ricerca nel linguaggio musicale per trovare il mio modo di esprimermi e dialogare in musica. ANSER è un lavoro di ricerca iniziato due anni fa con il pianista di fama internazionale Alberto Braida, e pian piano ha preso forma! Inizialmente abbiamo lavorato su improvvisazioni, o composizioni estemporanee. Da questo materiale che ogni volta registravamo abbiamo estrapolato dei temi melodici da poter poi sviluppare assieme. Abbiamo seguito due strade, la scrittura e l’improvvisazione, e come dice Gian Carlo Schiaffini “L’improvvisazione non si improvvisa”, ma è frutto di anni di studio e ricerca, ed è meraviglioso quando questo percorso si può fare insieme a qualcuno, in questo caso ad Alberto. Questi incontri sono delle rarità in cui ci si conosce suonando assieme e si prevede cosa farà l’altro. È un po’ come un dialogo tra due persone, più queste si conoscono davvero nel profondo, più l’una potrà prevedere ed immaginare il pensiero dell’altra. Cosi succede con Alberto con cui dialoghiamo musicalmente sentendoci, ma senza dirci nulla.

La musica proposta in questo cd mi sembra da ascoltare sopratutto dal vivo e, a parte la contingenza attuale imposta dal coronavirus, credo sia questa la modalità con cui possa essere apprezzata in pieno, la riproduzione in streaming è una limitazione al godimento del vostro messaggio musicale, non credi?

In realtà secondo me sono proprio due tipi di fruizione diverse.
Quando abbiamo realizzato il disco abbiamo preferito non avere brani al di sopra di 6/7 minuti, proprio per una visione più discografica del nostro progetto. Questo perché solitamente nei live i brani durano molto di più, anche quelli scritti, essendoci sempre la parte di improvvisazione sono molto più lunghi e differenti di volta in volta. Per cui anzi, il disco, secondo noi, ha tutti gli elementi per far capire quale è il nostro linguaggio, incuriosire e ingolosire l’ascoltatore, per poi aspettarlo ai nostri concerti!

Oggi il mercato musicale è dominato dalle piattaforme che offrono, a costi assai abbordabili, un’offerta musicale enorme. Abbiamo a disposizione con un clic milioni e milioni di brani; da una parte trovo fantastica questa possibilità, dall’altra rimpiango l’abitudine che avevamo di scegliere, comprare e ascoltare un cd a casa sul proprio impianto hi-fi, trovo ci sia un poco la differenza che corre tra lo sfogliare un libro e scorrere le pagine di un file sul pc. Cosa ne pensi? Inoltre l’immediatezza e la banalità con cui si accede ad una libreria di dimensioni mondiali, nel vero senso della parola, non impedisce di sviluppare e approfondire una preparazione musicale di base?

Sicuramente l’immediatezza porta più velocemente a dimenticare.
Siamo cosi pieni di possibilità che è facile che le cose passino via cosi.
Allo stesso tempo però sono convinta che, se qualcosa interessa, le persone gli danno il giusto valore, e gli dedicano il giusto tempo e spazio. Proprio per questa presenza ormai dominata della musica in digitale, la prima cosa a cui abbiamo pensato è stata quella di trovare un’immagine di copertina che subito risultasse identificativa per il nostro progetto, e l’abbiamo trovata in una scultura davvero poetica del bravissimo scultore e ceramista lodigiano Antonino Negri. La definirei un’immagine molto pulita e semplice, ma che rappresenta totalmente il tema della dualità centrale nel nostro lavoro. Due siamo noi, violino e pianoforte, due sono le modalità in cui sono realizzati i nostri brani nel disco, scrittura e improvvisazione, due le stelle di ANSER, due gli elementi in copertina, un’arca e una roccia. Tutti questi elementi collegati da un filo comune e che sono diventati identificativi della nostra musica rimandano essi stessi a quel determinato suono e colore che è ANSER e, tra le altre cose, aiutano a evidenziare la presenza del disco tra le tante piattaforme digitali.

Le dirette streaming si possono vedere ai seguenti link:

Virginia Sutera: https://www.facebook.com/virginia.sutera/
Canale YouTube del duo: https://youtu.be/3hx2A6pWolc

Il programma degli incontri:

La prima diretta già andata in onda il 10 novembre ore 19.00 con Alessandro Marchini, responsabile dell’Osservatorio Astronomico di Siena è visibile a questo link

- 20 novembre ore 19.00
Francesco Martinelli, storico del jazz

- 24 novembre ore 19.00
recital del duo ANSER

- 4 dicembre ore 19.00
Gino Robair, musicista


Per acquistare il cd fisico ANSER
https://bit.ly/anserstradivarius

E qui tutte le piattaforme digitali
https://linktr.ee/anserviolinpiano

Buon ascolto!

Commenta

 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha