Università e territorio. Le iniziative di novembre 2020

Gli incontri di "Arte e Scienza" del Politecnico ripartono da un dialogo con il musicista Saturnino su cosa sia il talento; un seminario sulla trasformazione che il design potrà apportare al digitale nei cambiamenti sociali; un’indagine fatta dalla Statale durante il lockdown che ha dimostrato come non sia cambiato molto rispetto alla divisione dei ruoli nelle attività domestiche, e un’altra che ha rilevato la scarsa fiducia in generale degli italiani nei vaccini; l’inaugurazione, da parte del centro APICE, della mostra "Ri-conosciamo Milano" che per ora riguarda il Municipio 5, ma progressivamente toccherà tutte le zone della città, quindi anche la nostra; nel centenario di Gianni Rodari un concorso dedicato ai bambini per liberare la loro fantasia. Questo e altro ancora dalle università del Municipio 3. ()
talento
Arte e Scienza – Che cos'è il talento?
Incontro online con Saturnino.
Riprendono gli appuntamenti di "Arte e Scienza", un ciclo di incontri in cui personaggi del mondo della cultura, della scienza, della moda, dello sport, della politica e dello spettacolo dialogano con docenti del Politecnico di Milano per evidenziare lo stretto legame esistente tra l’arte e la scienza, la creatività e la tecnologia.
In conversazione con Saturnino ci chiederemo come trovare la propria materia preziosa, scovare il proprio talento e fare sì che guidi il nostro progetto di vita.
Tra i talenti, quello per la musica è sicuramente considerato il più estroso, ma qual è il delicato equilibrio tra tecnica e passione per il successo?
In un dialogo informale con il musicista, Ingrid Paoletti, docente di Tecnologia dell’Architettura al Politecnico di Milano.
Saturnino Celani, conosciuto semplicemente come Saturnino è nato Ascoli Piceno nel 1969.
Polistrumentista, compositore e produttore discografico nei suoi album si trovano diversi generi musicali, in cui sono percepibili le influenze rock, jazz, hip hop e funk.
Fin da piccolo si dedica allo studio del violino, prima di scoprire il basso elettrico all’età di 14
Dal 1991 è il bassista di Jovanotti, conosciuto in uno studio di registrazione a Milano, con cui ha scritto molti brani.
Nel 1995 esordisce come solista con l’album Testa di basso, nel quale suona, oltre al basso, chitarra e batteria. Negli anni successivi pubblica altri due album solisti, Zelig e Clima, e un album dal vivo, Saturnino.
Nel corso degli anni ha collaborato con numerosi artisti, tra i quali Franco Battiato, Mietta, Gigi Cifarelli, Michael “Patches” Stewart, Pino Daniele, Luca Carboni, 883, Max Pezzali, Zero Assoluto, Roy Paci & Aretuska.

ISCRIZIONI
Per iscriversi all’evento cliccare questo link.
Il collegamento per seguire l’incontro sarà pubblicato su questa pagina il giorno stesso e inviato per email agli iscritti.

ORGANIZZATORE Politecnico di Milano
DATE E ORARI, giovedì 5 novembre 2020 , dalle ore 18.00
LUOGO Politecnico di Milano, piazza Leonardo da Vinci 32

https://www.eventi.polimi.it/events/arte-e-scienza-incontro-on-line-con-saturnino/


New Digital Art Day. Il ruolo del design nell’era digitale
In questo periodo in cui le tecnologie digitali stanno cambiando radicalmente il modo di vivere e lavorare è necessario fare una riflessione sul ruolo che il design deve avere nel guidare la transizione digitale verso una vera e propria “maturità”.
La seconda edizione del “New Digital Art Day”, realizzata con il patrocinio di ADI, Associazione per il disegno industriale, affronta la relazione fra gli scenari del digitale, in tutte le sue declinazioni, e il settore del design indagando l’ambito progettuale e produttivo.
Un rapporto, quello fra design e mondo digitale, ormai consolidato ma che mostra ulteriori elementi per lo sviluppo di metodologie, strumenti e attività: dal product design fino al design degli interni, dei servizi e dell’interazione.
Questa seconda edizione intende in particolare affrontare come il design può influenzare la dimensione digitale, e ciò anche alla luce della rilevanza del digitale nella trasformazione dello scenario contemporaneo in seguito al COVID-19 e alle ripercussioni sul sistema di spazi-servizi-esperienze-interazioni e nelle relazioni con il sistema delle aziende, della distribuzione e della produzione. In questa fase storica il design è chiamato a guidare lo sviluppo del digitale in relazione allo scenario contemporaneo di produzione, fruizione, comunicazione, consumo.
L’evento si pone quindi l’obiettivo di comprendere il ruolo che il design potrà avere nella trasformazione e implementazione del digitale nei cambiamenti sociali. E come il design potrà guidare la “Digital Maturity”.

Per programma completo e iscrizioni https://bit.ly/31mDhoz.

L’evento è organizzato da Dipartimento di Design del Politecnico di Milano e ILI Editore con il supporto di Scuola del Design e Poli.Design
Patrocinio di ADI-Associazione per il disegno industriale
Media partner: Arte Cultura Magazine

DATE E ORARI, martedì 10 novembre 2020, dalle ore 9.00 alle 18.30
LUOGO, Politecnico di Milano, Aula Castiglioni, via Candiani 72 - Ed. B1

https://www.eventi.polimi.it/events/new-digital-art-day-il-ruolo-del-design-nellera-digitale/


Copernicus e la gestione intelligente delle aree urbane
L’evento è organizzato congiuntamente dal Politecnico di Milano, dallo User Forum e dalla rete degli Academy nazionali, e vede la partecipazione di rappresentanti della Commissione Europea e di agenzie esecutive – ECMWF, JRC – nell’ambito della componente dei servizi operativi di Copernicus.
L’obiettivo è far conoscere l’utilità degli strumenti operativi nel campo dell’osservazione della Terra, della Geomatica e della Geoinformazione, nonché le tecnologie informatiche e per la comunicazione, di cui il Programma Europeo Copernicus rappresenta attualmente la maggiore e più efficace integrazione ed espressione complessiva.
Il workshop si rivolge a largo spettro al settore formativo dell’assistenza tecnico-scientifica, accademico e della ricerca, ai soggetti pubblici e privati.
Una sessione pratica affronterà i temi specifici della descrizione delle zone climatiche nella città di Milano e dell’estrazione di informazioni dai Social Media in situazioni di emergenza.

ORGANIZZATORE Politecnico di Milano
DATE E ORARI Da mercoledì 18 novembre 2020 a giovedì 19 novembre 2020

https://www.eventi.polimi.it/events/copernicus-e-la-gestione-intelligente-delle-aree-urbane/


Attività domestiche: il lockdown non cambia i 'ruoli' tra uomo e donna in famiglia
Un’indagine del Centro di ricerca Genders indaga la ripartizione del lavoro in casa e di cura dei figli evidenziando come poco sia cambiato a favore delle donne anche in una situazione inedita.
Durante il lockdown della scorsa primavera le attività domestiche e di cura dei figli sono state svolte soprattutto in base al genere dei due partner, più che in base al tempo disponibile o alla situazione reddituale. Lo evidenzia l’indagine "Attività domestiche e di cura ai tempi del Covid-19: il peso del genere" condotta dalle ricercatrici del dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Statale di Milano, del Centro di ricerca Genders, Cinzia Meraviglia e Aurore Dudka. I risultati dello studio, pubblicati su International Journal of Sociology con il titolo “The gendered division of unpaid labour during the COVID-19 crisis: did anything change? Evidence from Italy”, derivano da un questionario somministrato online tra aprile e giugno 2020, attraverso i social media (Whatsapps, Facebook, Twitter), e proposto ai dipendenti dell’Università degli Studi di Milano. Sono stati 934 i casi analizzati, di cui 613 lavoratrici e lavoratori presso l'Università. Le ricercatrici hanno, in particolare, selezionato le coppie nelle quali entrambi i partner avevano un lavoro retribuito all’inizio del lockdown.
L’indagine, di natura descrittiva, ha fatto emergere che, anche in una situazione di emergenza, con tempi e spazi del lavoro retribuito ridefiniti, con l’obbligo di rimanere a domicilio, le cosiddette attività domestiche continuano ad essere considerate per definizione come femminili, in base a un processo di socializzazione e di auto-stereotipizzazione che disegna aspettative di ruolo difficili da disattendere. Anche se svolta in modo più paritario rispetto al lavoro domestico, la cura dei figli - emerge dalla ricerca - sembra ancora determinata soprattutto dal genere, anche per attività che non richiedono necessariamente la presenza materna.
L’indagine, quindi, ha sì rilevato che durante il periodo di lockdown sia le donne sia gli uomini del campione individuato dalla ricerca hanno visto aumentare il carico di lavoro domestico e di cura dei figli, ma non in maniera uguale. Infatti, la quota di donne per le quali il carico di lavoro domestico è di gran lunga aumentato è assai maggiore dell’analoga quota di uomini (32% contro 19%, rispettivamente), mentre sono più numerosi gli uomini, rispetto alle donne, per i quali tale carico è solo leggermente aumentato (45% contro 32%). In compenso, una seppur esigua quota di donne afferma che il proprio carico di lavoro domestico è leggermente diminuito (8%, pari a 45 casi). Per quanto riguarda i figli, sono sempre le donne ad essere in maggioranza tra quanti hanno risposto che il carico di lavoro è grandemente aumentato durante il confinamento; dal canto loro, gli uomini dichiarano di aver visto aumentare il proprio coinvolgimento sia nelle attività ludiche (certamente aumentate, data la presenza continuativa a casa dei figli), sia (in misura minore) nelle attività routinarie di cura (igiene mattutina, vestire i figli, etc.).
Lo studio (per quanto condotto su un campione non probabilistico) conferma la conclusione di altre ricerche, che hanno mostrato che la divisione delle attività domestiche va chiaramente a sfavore delle donne in quanto donne. La divisione del lavoro domestico e di cura tra uomini e donne - sottolineano le ricercatrici - è poco dipendente dai cambiamenti nel reddito dei due partner causati dalla crisi COVID-19: sia che uno dei due o entrambi abbiano mantenuto o perso (in parte o totalmente) il proprio reddito, gli uomini intervistati non hanno mai avuto lo stesso coinvolgimento nelle attività domestiche e di cura rispetto alle loro partner.
Nei Materiali sono disponibili una presentazione della ricerca e la sintesi.

https://lastatalenews.unimi.it/attivita-domestiche-lockdown-non-cambia-ruoli-uomo-donna-famiglia


Gli italiani e i vaccini: fiducia solo parziale
Un'indagine Doxa, con Statale di Milano, rivela la propensione degli italiani verso il vaccino antinfluenzale e un potenziale vaccino anti COVID-19.
Il vaccino antinfluenzale è stato da tempo messo gratuitamente a disposizione dal Servizio sanitario nazionale italiano (SSN) a tutta la popolazione sopra i 65 anni e a gruppi di lavoratori selezionati. A causa della pandemia COVID-19, il limite di età è stato esteso a tutta la popolazione dai 60 anni in su e ai bambini. Tuttavia, solo una percentuale limitata della popolazione accetta di essere vaccinata contro l'influenza stagionale.
Il prossimo inverno, la vaccinazione antinfluenzale ha una particolare rilevanza per la salute pubblica, poiché la sovrapposizione di influenza e una persistente pandemia di COVID-19 potrebbe sovraccaricare i servizi sanitari.
Doxa, con un gruppo di ricercatori dell’Università Statale di Milano guidato da Carlo La Vecchia, docente del dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità, ha svolto un'indagine rappresentativa a livello nazionale sugli atteggiamenti nei confronti della vaccinazione antinfluenzale e di un potenziale vaccino COVID-19 nella popolazione italiana.
Nelle indagini settimanali regolarmente condotte da Doxa sono state incluse cinque domande sul vaccino anti influenzale e un potenziale vaccino COVID-19. Agli intervistati è stato chiesto l'uso regolare annuale del vaccino antinfluenzale, l'uso nell'inverno precedente, i consigli sul vaccino da parte del medico di famiglia, gli atteggiamenti nei confronti dell'influenza e di un potenziale vaccino anti COVID-19 quest'anno.
L’indagine si è svolta dal 16 al 28 settembre e si è basata su un campione di 1055 individui (546 donne, 509 uomini), rappresentativi della popolazione italiana di età compresa tra 15 e 85 anni in termini di sesso, età, area geografica e stato. I dati sono stati raccolti utilizzando interviste web assistite da computer (CAWI).
In Italia, il 21,2% dei soggetti ha riferito di sottoporsi regolarmente a vaccinazione antinfluenzale, il 6,4% solo alcuni anni e il 72,4% mai. La percentuale di utilizzatori di vaccini antinfluenzali era più alta nelle donne (23,1%) e in particolare nella popolazione di 55 anni e oltre (41,9%). Questi risultati stati confermati, come domanda di convalida, dalla percentuale di soggetti che hanno riportato di aver effettuato il vaccino antinfluenzale lo scorso anno, il 24,4% nella popolazione generale e il 47,6% in quella di 55 anni e oltre. Circa un terzo degli intervistati ha riferito di avere ricevuto in passato dal proprio medico di famiglia la raccomandazione di vaccinarsi contro l’influenza.
Circa il 40% della popolazione italiana ha riferito l’intenzione di vaccinarsi contro l'influenza il prossimo inverno (21,7% certamente, 19,1% probabilmente), e la proporzione sale a circa il 60% (41,3% certamente, 17,5% probabilmente) a 55 anni e oltre.
Un potenziale vaccino COVID-19 sarebbe accettato dal 54% della popolazione (20,4% certamente, 33,3% probabilmente) e la proporzione di accettazione sale al 58,2% (29,8% sicuramente) sopra i 55 anni. Le proporzioni di accettazione del vaccino sono leggermente più alte nelle donne che negli uomini, mentre non sono state riscontrate differenze sostanziali tra le diverse aree geografiche italiane.
L’indagine indica quindi che, anche se l'atteggiamento nei confronti della vaccinazione antinfluenzale tende a essere quest'anno più favorevole rispetto al passato, la grande maggioranza (oltre il 60%) della popolazione e oltre il 40% dei soggetti dai 55 anni in su non intende comunque effettuare la vaccinazione per il prossimo inverno.
Attualmente, solo il 50% circa della popolazione italiana ha un atteggiamento favorevole verso un potenziale vaccino contro il COVID-19. Questi dati confermano una scarsa confidenza e una diffusa sfiducia nei confronti dei vaccini in Italia, come in altri Paesi.

https://lastatalenews.unimi.it/italiani-vaccini-fiducia-solo-parziale


Dall'archivio de La Notte la mostra "Ri-conosciamo Milano: il Municipio 5"
Per "Archivi Aperti", una mostra fotografica di APICE ripercorre la storia della zona di Milano dove "trova casa" anche il Centro della Statale.

Si è aperta il 24 ottobre, presso la Biblioteca Chiesa Rossa di via San Domenico Savio 3, a Milano, la mostra itinerante “Ri-conosciamo Milano: il Municipio 5” ideata dal Centro Apice dell’Università Statale di Milano e presentata lunedì 19 ottobre in diretta streaming.

L’iniziativa si svolge nell’ambito della sesta edizione di “Archivi Aperti”, la manifestazione che ogni anno apre al pubblico collezioni fotografiche di musei, archivi, fondazioni e studi di fotografi. Il tema della rassegna 2020 è “Anomalie/Trasformazioni. Narrazioni contemporanee e nuovi sguardi”.
Attraverso immagini scattate tra gli anni '50 e gli anni '90 tratte dall’Archivio fotografico del quotidiano “La Notte”, conservato presso il Centro Apice, viene proposta una rilettura del territorio del Municipio 5 di Milano. Gli oltre 80 documenti esposti ripercorrono la cronaca dell’attuale Municipio 5 di Milano tra il 1952 e il 1995; una cronaca fotografica che, a distanza di anni, è ora diventata la storia visiva di questi luoghi. Anche le didascalie delle immagini sono “storiche”: esse riproducono, infatti, senza interventi correttivi, i titoli originali delle bustine nelle quali sono conservati i negativi, con il linguaggio e la prospettiva del tempo in cui furono scritti. Partito dal Municipio 5, nel quale il Centro Apice è inserito geograficamente all’interno della città di Milano, il progetto di Apice sarà replicato per andare a ricostruire progressivamente l’intero puzzle delle 9 zone cittadine.
L’esposizione sarà visitabile fino al 5 dicembre. Attorno alla mostra ruoteranno diversi altri eventi (lettura teatrali, testimonianze, ecc.) la cui programmazione è tuttavia condizionata dall’attuale emergenza sanitaria. Seguiranno aggiornamenti a riguardo sul sito e sui canali Facebook e Twitter di Apice.

https://lastatalenews.unimi.it/dallarchivio-de-notte-mostra-ri-conosciamo-milano-municipio-5


Parte l’iniziativa “A tutta vita” per sensibilizzare i più giovani sui sani stili di vita
Il progetto, realizzato da Medtronic in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e l’Università degli Studi di Milano ha preso il via il 13 ottobre e ha come oggetto l’importanza di sensibilizzare i ragazzi delle scuole secondarie di I e II grado, dai 13 ai 16 anni, sulle buone abitudini alimentari e sui sani stili di vita.

Progetto educativo ideato da Medtronic, azienda leader di dispositivi medici, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e l’Università degli Studi di Milano, “A tutta vita” nasce dalla volontà di sensibilizzare i più giovani su quanto il benessere psicofisico sia strettamente collegato alle abitudini alimentari e comportamentali, promuovendo corretti stili di vita utili a migliorare la salute, ridurre patologie croniche e dipendenze per una comunità sempre più sana, attiva e responsabile.
Corretta alimentazione, passione, talento, empatia, sport sono solo alcuni dei temi ricorrenti della campagna per promuovere il progetto “A tutta vita”, veicolati con un linguaggio semplice e immediato attraverso una piattaforma online dove è possibile scaricare un kit educativo multimediale dinamico e versatile, utilizzabile sia a scuola con gli insegnanti sia a casa grazie all’e-book creato come supporto per le famiglie. Il progetto prevede inoltre un torneo interscolastico online, una vera e propria sfida a quiz virtuale tra i partecipanti. La classe vincitrice riceverà in premio materiale tecnologico per la scuola.
Il kit è uno strumento in grado di coniugare simbologie e stimoli visivi e sonori a registri stilistici tipici della comunicazione giovanile. Un supporto di chiaro valore educativo, per andare incontro alle esigenze psico-pedagogiche dei ragazzi, esortandoli alla riflessione e debellando prese di posizione basate su una scarsa conoscenza dell’argomento.
Gli argomenti trattati nel kit multimediale sono: l’importanza di una sana alimentazione per vivere meglio e prevenire alcune patologie; le dipendenze da sostanze, dedicato ai rischi associati all’uso di sostanze psicotrope, con particolare riferimento a quelle spesso non ritenute tali e tanto diffuse tra i giovani di oggi, come l’alcol e il fumo; e le dipendenze 3.0, quelle tecnologiche, oggi molto diffuse con la conseguente pericolosa inversione delle dinamiche relazionali che la fase web 3.0 ha generato. Tutto ciò in linea anche con le nuove linee guida del Ministero dell’Istruzione per l’insegnamento dell’Educazione civica e con gli obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
La piattaforma e il kit multimediale sono stati sviluppati da Civicamente, da sempre molto impegnata in progetti educativi con il Ministero, e sono strumenti pedagogici innovativi in grado di generare consapevolezza, indurre i ragazzi all’adozione di comportamenti consapevoli e aumentare la conoscenza sulle tematiche della campagna.
"Crediamo nell’importanza di creare, sin dalle più giovani generazioni, la cultura dei corretti stili di vita, della prevenzione di patologie dettate da scorretti comportamenti alimentari e comportamentali come per esempio l’obesità e alcune malattie metaboliche, cardiovascolari e tumorali - spiega Michele Carruba, docente di Farmacologia e presidente del Centro di studio e ricerche sull’obesità (CSRO) all’Università degli Studi di Milano -. È per questa ragione che abbiamo deciso di collaborare per la realizzazione di questo progetto, che proprio per il suo taglio digitale e i suoi contenuti basati su evidenze scientifiche è oggi più che mai attuale e di supporto al mondo scolastico”.

https://lastatalenews.unimi.it/parte-liniziativa-tutta-vita-per-sensibilizzare-piu-giovani-sani-stili-vita



Gianni Rodari: un concorso del Centro russo della Statale per i bambini
Per i 100 anni dalla nascita dallo scrittore molto noto in Russia, un concorso per 'liberare' la fantasia a partire dalle sue filastrocche e racconti.

Il rapporto di Gianni Rodari con la Russia, allora Unione Sovietica, fu molto stretto: lo scrittore per l’infanzia venne infatti conosciuto prima nei Paesi dell’Est per poi diventare un riferimento anche in Italia per la letteratura dell’infanzia.
A ricordare questo legame, il Centro russo dell'Università degli Studi di Milano e l'Associazione Italia Russia Lombardia hanno indetto un concorso per bambine e bambini delle scuole russe e italiane in occasione del centenario dalla nascita di Rodari.
Il concorso, "Libera la fantasia!", si rivolge ai bambini dai 5 ai 10 anni, che potranno dare libero sfogo alla propria creatività sulla base delle filastrocche, delle poesie e delle favole del grande scrittore per l’infanzia.
I lavori più belli e creativi verranno premiati il 13 novembre alle ore 18 in occasione dell'evento, inserito nel palinsesto di Bookcity, la manifestazione per la promozione della lettura in programma dall'11 al 15 novembre, "Filastrocche in cielo e in terra sovietica".
È possibile partecipare al concorso inviando i propri lavori a centrorusso@unimi.it entro il 10 novembre.

https://lastatalenews.unimi.it/gianni-rodari-concorso-centro-russo-statale-per-bambini

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