Comunicato stampa della Comunità di Sant'Egidio
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato che presenta un nuovo modello di impegno del privato nel sociale che, se applicato su larga scala, potrebbe essere di grande aiuto.
(Redazione)01/07/2020
ESTATE 2020, SANT’EGIDIO E FONDAZIONE AMPLIFON A FIANCO DEGLI ANZIANI DI MILANO, NOVARA E ROMA
Per aiutare gli anziani a rimanere a casa, puntando sull’assistenza domiciliare e territoriale
Milano, 1 luglio 2020 - Supportare l’assistenza agli anziani nelle nostre città, puntando sulla domiciliarità delle cure e superando l’istituzionalizzazione nelle grandi strutture, per disegnare un nuovo modello di assistenza. È questo lo spirito con cui Fondazione Amplifon sostiene “Anziani Estate 2020 - Milano, Roma, Novara” che la Comunità di Sant’Egidio avvia a Milano, Roma e Novara.
Per aiutare gli anziani a rimanere a casa, puntando sull’assistenza domiciliare e territoriale
Milano, 1 luglio 2020 - Supportare l’assistenza agli anziani nelle nostre città, puntando sulla domiciliarità delle cure e superando l’istituzionalizzazione nelle grandi strutture, per disegnare un nuovo modello di assistenza. È questo lo spirito con cui Fondazione Amplifon sostiene “Anziani Estate 2020 - Milano, Roma, Novara” che la Comunità di Sant’Egidio avvia a Milano, Roma e Novara.
A partire dal 1 luglio, il progetto vuole essere una risposta concreta per contrastare la solitudine e l’isolamento della popolazione anziana e per prevenire i disagi legati al caldo estivo, ancora oggi un grande nemico dei nostri nonni soli.
A Milano, in particolare, Fondazione Amplifon sosterrà un progetto pilota di intervento domiciliare innovativo e integrato che coinvolgerà la popolazione anziana del quartiere Corvetto, alla periferia sud-est, quartiere in cui Sant’Egidio è presente dall’inizio degli anni Novanta.
A Milano, in particolare, Fondazione Amplifon sosterrà un progetto pilota di intervento domiciliare innovativo e integrato che coinvolgerà la popolazione anziana del quartiere Corvetto, alla periferia sud-est, quartiere in cui Sant’Egidio è presente dall’inizio degli anni Novanta.
Questa sperimentazione di monitoraggio attivo attraverso telefonate e una presenza fisica sul territorio assume un’importanza strategica ai tempi della fase 2 dell’emergenza Covid-19. Tra gli obiettivi: ridurre i rischi del caldo e la solitudine degli anziani specie nel periodo estivo e avvicinare i casi di particolare isolamento ai servizi sociali e agli altri servizi presenti nel quartiere.
Inoltre attraverso un’attività intensa di conoscenza delle varie realtà si vuole favorire la domiciliarità e diffondere una cultura del “buon vicinato”, che da una parte rivaluti la figura dell’anziano, come una risorsa per l’intera società e incrementi gli scambi intergenerazionali, dall’altra restituisca il senso di una responsabilità collettiva e individuale nel rapporto con i soggetti più deboli, promuovendo forme di protezione sociale, a livello di condominio e di quartiere.
Sul lungo periodo - spiega Ulderico Maggi, della Comunità di Sant’Egidio a Milano - i nostri interventi mirano a ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso, ai ricoveri ospedalieri e alle RSA. Vuole essere una risposta semplice e immediata per consentire agli anziani di vivere il più a lungo possibile nelle proprie case in modo degno e autonomo”. Continua: “C’è una 'sfida' da raccogliere: le società devono rinnovare radicalmente il modo di pensare a se stesse e mettersi alla ricerca di nuove soluzioni in termini di organizzazione e di servizi offerti alla popolazione anziana”.
Sul lungo periodo - spiega Ulderico Maggi, della Comunità di Sant’Egidio a Milano - i nostri interventi mirano a ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso, ai ricoveri ospedalieri e alle RSA. Vuole essere una risposta semplice e immediata per consentire agli anziani di vivere il più a lungo possibile nelle proprie case in modo degno e autonomo”. Continua: “C’è una 'sfida' da raccogliere: le società devono rinnovare radicalmente il modo di pensare a se stesse e mettersi alla ricerca di nuove soluzioni in termini di organizzazione e di servizi offerti alla popolazione anziana”.
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