Coronavirus e famiglie povere - proviamo a dire insieme #oTeavelSeaMişto, #andràTuttoBene
C’è però un aspetto che ci preoccupa molto: tutti avevano delle economie risicate, sempre in bilico. Ora molti hanno perso il lavoro; chi lavorava negli alberghi o come colf è a casa senza retribuzione perché il contratto non lo prevede (ad esempio quelli a chiamata) o perché erano in nero. I cantieri sono fermi. Pochi godono di tutela del salario. Anche per chi integrava le entrate con l’elemosina, questa risorsa è scesa a zero.
Alcuni ci hanno già chiamati, in modo molto esitante, sottovoce. Si vergognano di chiedere un aiuto, ma in qualche famiglia si è cominciato a fare letteralmente la fame. A volte non chiedono nemmeno ma sperano che capiamo. Ieri una mamma che non aveva chiesto nulla e non si aspettava nulla, semplicemente raccontava la sua disperazione, è scoppiata in un pianto a singhiozzi quando le ho chiesto l’IBAN per un piccolo bonifico. Quindi capite qual è la richiesta. Guardiamo il nostro frigo e pensiamo a chi ce l’ha vuoto.
Dobbiamo aiutare queste famiglie, le conosciamo nei dettagli, possiamo destinare l’aiuto in modo proporzionato alle necessità, con oculatezza.Vi chiediamo un bonifico dal cuore largo.
Grazie. Siamo sulla stessa barca, dobbiamo remare forte per chi non ce la fa. Forza amici!
Vi salutiamo con #oTeavelSeaMişto, #andràTuttoBene detto in romanès, e con due disegni di Magda in allegato.
Stefano Pasta, Flaviana Robbiati, Maura Sianesi, Assunta Vincenti