Che cosa rischiamo? La crescente scienza del collasso

Mercoledì 26 febbraio, presso il dipartimento di Fisica a Città Studi, la prima delle quattro conferenze organizzate quest’anno da "Tempo Zero", l’attivo gruppo di studenti che si è posto l’obiettivo di aumentare la consapevolezza collettiva sul tema del riscaldamento globale. ()
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Riscaldamento globale. Cambiamenti climatici. Collasso del pianeta. Per chi vuole informarsi e capire, "Tempo Zero" ha organizzato una serie di conferenze aperte al pubblico volte ad approfondire temi attualissimi e di primaria importanza di cui spesso si parla, ma troppo spesso con scarse informazioni scientifiche.

La prima conferenza si terrà mercoledì prossimo, 26 febbraio, presso il dipartimento di fisica.
Il titolo: “Cosa rischiamo? La nascente scienza del collasso”. Il relatore: Ugo Bardi, chimico e accademico italiano, membro del Club di Roma e docente presso l'Università di Firenze, ci introdurrà alla scienza del collasso.

La scienza ha fatto grandi passi avanti negli ultimi tempi nell'affrontare temi che, una volta, erano fuori della portata di chi poteva lavorare soltanto con equazioni e formule semplici. L'uso di metodi di calcolo differenziali o basati sul comportamento di 'agenti' virtuali ha permesso di esplorare il campo che oggi chiamiamo dei 'sistemi complessi", sistemi di grandissimo interesse, spesso dal comportamento imprevedibile e sorprendente.
Fra questi, quello più rilevante ai problemi attuali è quello della scienza del clima dove ci stiamo accorgendo sempre di più che il sistema climatico non segue un'evoluzione graduale ma si muove con estrema rapidità da certe condizioni ad altre saltando attraverso quelli che oggi si chiamano 'tipping points'.

Se dal punto di vista del pianeta Terra, saltare da uno stato all'altro non cambia enormemente le cose, dal punto di vista umano questi cambiamenti si possono vedere come collassi.
Vuol dire raggiungere delle condizioni assai poco confortevoli dove non ci si vorrebbe mai trovare. Per esempio un pianeta più caldo di 5 gradi centigradi, e forse anche di più, sarebbe la fine della civiltà, se non l’estinzione della specie umana.

Il caso del clima non è che uno dei tanti esempi di sistemi complessi rilevanti per la nostra esistenza: altri sono sistemi economici, sociali, evolutivi, biologici, e molto di più. Tutti questi sistemi hanno molte cose in comune, sempre quella tendenza a sorprenderci saltando da una condizione all’altra in quel fenomeno che chiamiamo collasso.


CHE COSA RISCHIAMO
La recente scienza del collasso
Relatore Ugo Bardi

Mercoledì 26 febbraio ore 14:30
Dipartimento di Fisica - Aula B
Via Celoria 16 - Milano

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