Donne di Scienza: Samantha Cristoforetti

L'abbiamo vista galleggiare nello spazio, lavorare nella Soyuz, dimostrando competenza, coraggio, equilibrio, capacità di interazione col gruppo paritario. E' l'emblema della donna moderna, opposta allo stereotipo atavico della donna fragile e dipendente. ()
6e2 Samantha Cristoforetti
Nata a Milano nel 1977 ma cresciuta a Malè in provincia di Trento, Samantha Cristoforetti è uno dei sei astronauti ESA classe 2009, gli Shenanigans, ed è stata la prima italiana ad effettuare un viaggio nello spazio.
Compie gli studi a Bolzano e a Trento, a 17 anni trascorre un anno in una High School del Minnesota grazie a un programma interculturale.
Si è laureata a Monaco di Baviera in ingegneria meccanica con una specializzazione in propulsione spaziale e strutture leggere e, come parte dei suoi studi, ha frequentato sia l’Ecole Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace di Tolosa sia, per dieci mesi, la Mendeleev University of Chemical Technologies a Mosca, conseguendo il Master con una tesi in propellenti solidi per razzi. Parla 5 lingue.

La sua carriera di pilota in Aeronautica Militare comincia nel 2001, con la frequenza del Corso Regolare presso l’Accademia di Pozzuoli. Nel 2005, con grado di Tenente, viene inviata alla scuola di volo Euro-NATO Joint Jet Pilot Training negli USA, dove consegue il brevetto di pilota militare. Tornata in Italia, è assegnata al 51° Stormo di Istriana su velivolo caccia bombardiere AM-X.
È stata selezionata come astronauta ESA nel 2009 e ha completato l’addestramento di base nel novembre del 2010. Nel 2011, in qualità di Reserve Astronaut per ESA, ha iniziato il suo addestramento ai sistemi della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), quello per le EVA (le “passeggiate spaziali”) e quello per le operazioni robotiche.
Si è inoltre qualificata come primo ingegnere di volo sui veicolo Soyuz, un ruolo simile a un co-pilota. Ha ricevuto anche un addestramento da ufficiale medico.
A luglio 2012 è stata assegnata alla missione “Futura” dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) a bordo della ISS, che prevedeva il raggiungimento della Stazione Spaziale Internazionale.
Il lancio con la navicella Soyuz è avvenuto il 23 novembre 2014 dal cosmodromo di Baikonour, Kazakistan. Samantha ha trascorso quasi 200 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, tornando sulla Terra l’11 giugno 2015 e conseguendo il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo.
Si è trattato della seconda missione di lunga durata dell’ASI sulla Stazione Spaziale Internazionale, ottava missione di lunga durata per un astronauta ESA.

Il 20 luglio 2015 è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce, la più alta dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Ha ricevuto due lauree ad Honorem, è stata nominata ambasciatrice Unicef. Ha pubblicato un diario del suo viaggio.
Samantha Cristoforetti è diventata mamma di una bimba - cui ha dato un nome arabo che significa: coraggiosa speranza -, alla fine di novembre 2016 a Colonia, sede dell'Esa, dove lavora.

Si chiude qui la rubrica Donne di Scienza, che non completa la ricchezza di nomi e di storie anche italiane. Doveroso almeno citarle: Laura Conti medica ortopedica e antifascista, Elena Cattaneo farmacologa e biologa, Ilaria Capua medica virologa, Marica Branchesi astrofisica, Maryam Mirzakhani matematica iraniana, Elinor Ostrom economista statunitense, Ada Yonath biochimica israeliana, e tante altre nel mondo, che sicuramente si moltiplicheranno nel prossimo futuro.

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Re: Donne di Scienza: Samantha Cristoforetti
12/12/2019 Gianarosa Ventura
Peccato che la rubrica si chiuda! Era molto interessante, ho stampato tutte le storie.


 
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