Un giorno per caso. 9 novembre 1989, la caduta del muro di Berlino
Raccontare la storia senza annoiare ma, anzi, cercando di renderla accessibile e perfino divertente: questo è l’obiettivo delle letture sceniche a tema storico realizzate da Pietro Cuomo, con la collaborazione di Michele Buccoli. I temi sono i più vari: ad andare in scena, questa volta, sono gli eventi che, il 9 novembre 1989, portarono alla caduta del muro di Berlino. Uno degli episodi più importanti della storia recente, realizzatosi, però, in maniera del tutto inaspettata, quasi fortuita: questo contrasto tra importanza e casualità si rispecchia già nel titolo dello spettacolo – andato in scena per la prima volta nel 2017 al Nuovo Teatro Ariberto – che prende le mosse proprio dagli eventi di quella incredibile giornata.
Una conclusione quasi tragicomica, che diventa quindi lo spunto per ricordare la storia, ben più complessa e articolata, del muro e le sue implicazioni a livello di guerra fredda.
Ad aiutare gli spettatori, un tappeto di immagini e suoni (realizzato e messo in scena da Michele Buccoli) che sottolineano i passaggi più importanti e aiutano a entrare in sintonia con il contenuto narrato. Un contributo fondamentale considerato anche che, Pietro Cuomo, non è un attore professionista ma uno storico e un docente: la tipologia dei materiali e il modo in cui vengono adoperati, però, fanno però sì che la lettura sia più simile a uno spettacolo che a una conferenza.
Il risultato è un tipo di contenuto che cerca di coniugare le esigenze dell’intrattenimento con quelle dell’accuratezza storica. Non a caso, il termine adoperato per descrivere questo tipo di performance è “historytelling”, mirante a cercare il punto di incontro tra la storia con la S maiuscola e la narrazione.
“Un giorno, per caso. 9 novembre 1989. La caduta del Muro di Berlino” (di e con Pietro Cuomo, immagini e suoni a cura di Michele Buccoli) è nato ed è stato messo in scena nell’ambito della rassegna Storia&Narrazione, sviluppata dai docenti dell’università Cattolica Paolo Colombo e Chiara Continisio, con la collaborazione dello stesso Pietro Cuomo.