Sofia
I diritti negati delle donne in una società dominata dalle convenzioni di impronta maschile.
(Massimo Cecconi)12/03/2019
Casablanca, Marocco, ai nostri giorni. La legge vigente prevede che i rapporti sessuali fuori dal matrimonio siano puniti sino a un anno di reclusione.
Sofia è una ragazza di buona famiglia, disorientata, insicura, infelice. Anche per via della sua confusione esistenziale resta in cinta quasi senza rendersene conto. Da questa gravidanza negata, si susseguono avvenimenti vari che mettono in luce ipocrisie e malesseri familiari in una società che sconta lo scontro tra tradizione e progresso, soprattutto per quanto riguarda la condizione femminile.
Un buon film che aiuta a riflettere sulle disuguaglianze sociali e sulla condizione della donna in un paese dove il problema delle ragazzi madri sembra essere in aumento.
Premio per la miglior sceneggiatura nella sezione “Un certain regard” al Festival di Cannes 2018.
Dirige con sensibile partecipazione Meryem Benm’ Barek, giovane regista marocchina formatasi in Belgio e in Francia. All’altezza tutte le interpreti femminili, a esprimere la difficoltà di essere donna in una realtà sociale in cui il maschio ha ancora un ruolo di preminenza assoluta.
Dalla parte della bambina…
In programmazione al Cinema Palestrina e, dal 17 al 21 marzo, a Spazio Oberdan.
Sofia è una ragazza di buona famiglia, disorientata, insicura, infelice. Anche per via della sua confusione esistenziale resta in cinta quasi senza rendersene conto. Da questa gravidanza negata, si susseguono avvenimenti vari che mettono in luce ipocrisie e malesseri familiari in una società che sconta lo scontro tra tradizione e progresso, soprattutto per quanto riguarda la condizione femminile.
Il malessere di Sofia si confronta con la rassegnazione della madre, la solidarietà della cugina e il cinismo della zia laddove tutti, o quasi, sottostanno alle convenzioni sociali, dove i tabù non possono essere infranti.
Un buon film che aiuta a riflettere sulle disuguaglianze sociali e sulla condizione della donna in un paese dove il problema delle ragazzi madri sembra essere in aumento.
Premio per la miglior sceneggiatura nella sezione “Un certain regard” al Festival di Cannes 2018.
Dirige con sensibile partecipazione Meryem Benm’ Barek, giovane regista marocchina formatasi in Belgio e in Francia. All’altezza tutte le interpreti femminili, a esprimere la difficoltà di essere donna in una realtà sociale in cui il maschio ha ancora un ruolo di preminenza assoluta.
Dalla parte della bambina…
In programmazione al Cinema Palestrina e, dal 17 al 21 marzo, a Spazio Oberdan.