Appuntamenti in Cineteca

A Spazio Oberdan la prima parte del mese di marzo è soprattutto dedicata al documentario, uno strumento di conoscenza sempre più importante e illuminante. ()
Kusama immagine
In attesa di scoprire quale sarà la nuova veste strutturale di Spazio Oberdan dopo l’acquisto da parte di Fondazione Cariplo e la destinazione a luogo dedicato alla cultura digitale, la Cineteca Italiana dedica la prima parte del mese di marzo alla presentazione di film e documentari di grande interesse.
Dall’11 al 18 marzo è prevista la proiezione del documentario “Kusama-Infinity” di Heather Lenz (USA, 2019) che affronta la personalità e l’opera della grande artista giapponese Yayoi Kusama che, il 22 marzo prossimo, compirà 90 anni. Il film ripercorre la sua carriera artistica che la colloca oggi tra i massimi autori contemporanei.

A partire dal 12 marzo, e sino al 17 marzo, il mondo del cinema italiano verrà rivisitato attraverso la testimonianza di sei segretarie che hanno lavorato fianco a fianco con i più importanti produttori e registi del nostro cinema (De Laurentis, Lombardo, Cristaldi, Fellini). “Segretarie. Una vita per il cinema” di Raffaele Rago e Daniela Masciale racconta, con un’ottica decisamente nuova, una stagione irripetibile del cinema italiano.
La poesia è invece al centro del lavoro di Luciano Martinengo che con il documentario “Il cielo in una stanza. Piera Oppezzo poeta” racconta la straordinaria personalità di una grande poetessa, scomparsa nel 2009. In occasione della proiezione serale del 14 marzo saranno in sala i poeti Giulia Niccolai, Giancarlo Majorino e Giovanna Rosadini.

Dal 17 al 25 marzo verrà presentato il documentario “Il Venerabile W.” di Barbet Schroeder che propone la storia di Ashim Wirathu, monaco buddista “che ha fomentato l’odio dei suoi seguaci nei confronti dei mussulmani”. Importante riflessione sui condizionamenti, le ideologie e le religioni.
Il grande attore Montgomery Clift viene rievocato nel documentario “Making Montgomery Clift” (USA 2018) che il nipote Robert Anderson Clift ha dedicato al famoso zio, interprete tra i più importanti del cinema americano e personaggio tormentato e ribelle.

Chiude questa veloce carrellata il film “Sofia” (Francia, 2018) della regista marocchina Maryem Benm’Barek, storia di una ragazza madre e amara riflessione sulla società, la famiglia e il ruolo della donna nel Marocco dei nostri giorni.
Gli stimoli sono molti e molte le occasioni per approfondire argomenti interessanti.

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