Sabato 10 novembre in piazza della Scala alle ore 15 per dire NO al DDL Pillon

Riceviamo e pubblichiamo. Il Comitato NOPillon che si è recentemente costituito a Milano e che in pochi giorni ha raccolto migliaia di adesioni, ha ripreso e rilanciato la mobilitazione nazionale di sabato 10 novembre indetta da D.i.Re., la rete dei centri antiviolenza, che vedrà manifestazioni in molte città italiane per il ritiro del disegno di legge. ()
NODDLPillon
Domani, in oltre 50 piazze italiane, uomini e donne insieme diranno NO alla mediazione obbligatoria (anche in caso di violenze domestiche), NO alla doppia domiciliazione/residenza dei minori, NO al mantenimento diretto, NO al piano genitoriale, No all'introduzione del concetto di alienazione parentale.

Alla manifestazione aderiscono numerose associazioni e movimenti: la rete nazionale dei centri antiviolenza, l'UDI, Pangea, Telefono rosa, Maschile Plurale, Non una di meno, il Movimento per l'Infanzia, Terre des Hommes e molte altre ancora, oltre ai sindacati.

Questo decreto è un ulteriore attacco ai diritti civili conquistati non solo dalle donne, ma dall’intera società, negli ultimi decenni del secolo scorso. E non tiene conto alcuno della realtà di un Paese dove, per dirne solo alcune, l’occupazione femminile è ai più bassi livelli di Europa, i servizi sono carenti, e non esiste equità retributiva fra uomini e donne.

Il DDL Pillon sostiene e prevede che la richiesta di separazione dei genitori comporti obbligatoriamente una fase di mediazione famigliare a loro spese.

L'obbligatorietà della mediazione famigliare è distruttiva dell'equilibrio tra i genitori in fase di separazione, e prepara alla guerra, anziché all'armistizio. Ogni situazione di coppia è un unicum, poche sono le situazioni tranquille, molto spesso le richieste di separazione nascono da denunce di violenze domestiche; quale tipo di comunicazione potrebbe esserci di conseguenza, quella del far west?

I genitori, sostiene Pillon, devono contribuire parimenti a mantenere, al livello economico precedente, i figli e dividere ugualmente il tempo di permanenza dei figli nelle singole abitazioni, 12 giorni per ciascuno. Decidere insieme quali persone debbano frequentare i figli, quali scuole, quali sport ecc.

Nella realtà reale e non virtuale la disoccupazione dilaga e per una donna con prole è molto più difficile trovare lavoro, rispetto a un uomo con prole. Forse questo significa che nessuno si aspetta che un uomo sappia dedicarsi ai figli come una donna?
Non è poi risaputo e accertato che le donne guadagnano meno rispetto ad un uguale attività svolta da un uomo? E che alle donne sono riservate attività meno qualificate e perciò meno retribuite?

I figli, sostiene Pillon, dovranno trascorre pari tempo con entrambi i genitori : 12 giorni di permanenza per ciascuno.

Che dire dei figli che sarebbero obbligati a trascorrere comunque la metà del tempo con un genitore che non li ama o che detestano? Come mantenere la continuità educativa e scolastica, come lasciare gli amici e le attività abituali?

Diciamo no alla violenza che sottintende questo disegno di Legge.

Diciamo a Pillon di togliere gli occhiali da sole e studiare la realtà del paese, prima che cumuli di scarpe rosse divengano un'attrazione turistica, così come lo è stato il delitto d'onore in tempi non lontani.
Più che un disegno di Legge, sembra una vendetta contro la parità dei generi.

SABATO IN PIAZZA DELLA SCALA DICIAMO NO AL DISEGNO DI LEGGE PILLON
UOMINI E DONNE INSIEME

Hanno aderito alla manofestazione:

Agedo Marche, ArciAtea Rete per la laicità, Arcichedonne, Associazione Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, Associazione Demetra Donne Trezzano sul Naviglio, Associazione Donne in Quota, Associazione Federico nel cuore, Associazione Parla con me, Associazione di promozione sociale Donn.è, Associazione Onde Rosa, Associazione Rebel Network, Associazione Rossosispera, Associazione Ventunesimodonna Corsico, Camera minorile di Milano, CGIL, Casa delle donne di Milano, Centro Antiviolenza Cerchi D'Acqua s.c.a.r.l., Conferenza Metropolitana delle Donne Democratiche, Coordinamento SNOQ Lombardia, IFE (Iniziativa Femminista Europea in Italia), I Sentinelli, La Fabbrica delle idee, LeU Milano, Libreria Antigone di Milano, PCI Federazione di Milano, PD Milano Metropolitana, PD Lombardia, Retedonne Snoq Cremona, Se Non Ora Quando Venezia, Se Non Ora Quando Lodi, Sinistra Italiana Milano, SVSDAD Onlus , Towanda, Uil Milano e Lombardia, Women in White - Society di Como, Studio Legale Associato Banfi e Rochat del foro di Milano


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