Defunti di serie B a Lambrate

Da tempo l’impianto fonico della sala multiconfessionale del cimitero di Lambrate non funziona. Amare considerazioni. ()
Lambrate
Per persone della mia generazione accade sempre più spesso di frequentare cimiteri quasi che un ciclo di amicizie e di affetti si stia drasticamente per chiudere. Definitivamente.
Per coloro che non hanno alcun riferimento religioso una prassi comune è quella di ricorrere alla cremazione e di utilizzare, ad esempio, la struttura adibita all’interno del cimitero di Lambrate.
Mentre i credenti, ancorché deboli, possono ricorrere alla cerimonia della ritualità, con paramenti, incensi e musiche, come accade ad esempio nelle chiese cattoliche o cristiane, i defunti non credenti abbandonano virtualmente questa valle di lacrime in uno squallido stanzone di cemento, buio, disadorno e persino un po’ sporco collocato in quel di Lambrate cimitero.

Accade ora, da qualche tempo ormai, che l’impianto di amplificazione del locale citato non funzioni, non permettendo un’adeguata diffusione delle parole di coloro che, accanto alla bara del loro congiunto, vogliono dargli l’ultimo saluto, vogliono lasciare un ricordo, una riflessione.
Un cartello, riprodotto nella (pessima) immagine allegata, affisso a cura dei Servizi cimiteriali del Comune di Milano, recita così:” Si avvisa che l’impianto fonico della sala multiconfessionale non è funzionante ci scusiamo per il disturbo. La Direzione”.
Si assiste così allo strazio di amici e parenti, già profondamente provati dagli avvenimenti, che devono sgolarsi per dare l’ultimo addio al loro caro, pena un definitivo e imbarazzante confuso silenzio.
Accade che accanto alla parola, non si possa mettere un po’ di musica per ricordare l’amico o l’amica che se ne è andato e che, magari, aveva fatto della musica una ragione di vita.
A dire il vero, già in precedenza, quando l’impianto fonico “funzionava” l’amplificazione era scarsa e confusa e la cerimonia laica ne risultava penalizzata e persino svuotata dei suoi valori.
Verrebbe da dire che non ha ragione Totò, che la morte non è una livella, che anche da morto esistono i defunti di serie A e quelli di serie B. Ci sono i defunti che affrontano l’ultimo viaggio con i conforti della religione ed altri ancora che, utilizzando servizi privati molto costosi, hanno sommo conforto ancorchè laici e non credenti.

Nella sala multiconfessionale del cimitero di Lambrate i morti sono invece di una categoria inferiore.

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Re: Defunti di serie B a Lambrate
13/06/2018 Bruno Ambrosi
SPERO CHE QUANTO SOPRA SIA STATO SEGNALATO ALL'ASSESSORE COMPETENTE!!! MI PARE SIA ROBERTA COCCO AI SEVIZI CIVICI.
SVEGLIA!!!!


 
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