Corpo e anima

Un interessante film ungherese che ha vinto l’Orso d’oro a Berlino ed è candidato all’Oscar come miglior film in lingua straniera. Le credenziali non sono certo male. ()
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Maria è una giovane laureata che viene assunta in un macello per svolgere la mansione di supervisore del controllo qualità. E’ puntigliosa, precisa sino all’eccesso, turbata, poco propensa alla socializzazione.
Endre è il direttore amministrativo della stessa azienda, un signore di mezza età con un braccio offeso, un po’ scontroso, un po’ solitario.

Da una indagine interna, condotta da una procace psicologa, affiora che i due personaggi fanno ripetutamente lo stesso sogno: due cervi, un maschio e una femmina, che insieme affrontano un “viaggio” all’interno di un bosco innevato.

In un contesto di realismo quasi espressionista, dove i manzi vengono sgozzati e sezionati, si dipana una storia affettiva che, attraverso incomprensioni e fraintendimenti, porterà a una conciliazione riparatrice.
Tra sogno e realtà, lo scontro/incontro di due solitudini ai limiti della patologia si lascia risolvere nei rari spiragli di luce che la storia concede.

Afferma la regista Ildikò Enyedi: ”Sentivo la necessità di raccontare una storia d’amore passionale e travolgente nel modo meno passionale e spettacolare possibile…Volevo evocare quella situazione dove nulla è visibile a occhio nudo, mentre ci sono tante cose da scoprire all’interno”.
Dichiarazione programmatica che trova piena applicazione in un film dagli schemi inusuali di un dramma amoroso che si ferma un attimo prima della tragedia.


In programmazione al cinema Palestrina

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