Facciamo del Forlanini un grande parco metropolitano


Nelle ultime settimane in una vasta area adiacente al Parco Forlanini, sono iniziati i lavori per la realizzazione di un campo da golf. Per salvare il Parco, un gruppo di cittadini delle zone 3 e 4 ha cominciato a riunirsi regolarmente alla Cooperativa La Liberazione di via Lomellina 14. Ecco cosa ne pensano e cosa chiedono all’attuale Amministrazione Comunale.
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ForlaniniLaghetto
Nel 2010, la giunta Moratti aveva stipulato una convenzione con la Federazione Italiana Golf per la concessione d’uso di una grande area di circa 117.000 mq tra il centro sportivo Saini e via Taverna. Alla fine dei lavori, la zona risulterà completamente recintata e adibita a campo di allenamento. Se ciò non bastasse, è stata recentemente avanzata un’ulteriore richiesta di 35.000 mq per ingrandire il campo da golf, ma a quest'ampliamento, anche grazie alla pressione dei cittadini, il CdZ 4 ha già risposto negativamente.

Nel lascito dell’amministrazione Moratti c’è però qualcosa che non va.
La realizzazione di un campo da golf porta alla radicale trasformazione di un territorio che appartiene alla storia agraria milanese con il suo caratteristico paesaggio e con un forte impatto sull’ecosistema per l’intenso utilizzo di prodotti fitosanitari (necessari per la gestione del particolare tappeto erboso per la pratica di questo sport)
Il campo da golf viene realizzato nelle aree pubbliche, vincolate dal Parco Agricolo Sud Milano, interessate dal progetto per il grande Parco Forlanini che prevede la continuità tra le aree urbane di Corso Plebisciti e viale Argonne fino all’Idroscalo. 
L’area sarà così recintata per essere destinata al tempo libero di piccole quote di popolazione, impedendo di fatto la formazione del più grande Parco Urbano di Milano, patrimonio collettivo a servizio della città e fruibile da tutti i cittadini.
 
Due concorsi di progettazione
Sin dalle prime idee per la ricostruzione della nostra città nel dopoguerra, il grande comparto agricolo che va dalla barriera ferroviaria all’Idroscalo è sempre stato indicato come determinante per la formazione del più grande parco urbano della città.
Il grande parco Forlanini è stato oggetto di due concorsi internazionali di progettazione, uno della Provincia e uno del Comune: il progetto vincitore mira a conservare e valorizzare la particolarità e la bellezza del precedente assetto di matrice agricola.
La realizzazione del campo da golf inficia tutto ciò, snatura la matrice agricola delle aree e pone un pesante vincolo sul futuro del Parco.

Noi chiediamo
I beni comuni di questa importanza non devono essere svenduti, ma al contrario valorizzati come risorsa per l’intera città di Milano.
Chiediamo quindi che si dia forma e vita al grande Parco Forlanini al suo ampliamento e alla sua riqualificazione.
Chiediamo che si investa in questa grande risorsa ambientale e di fruizione pubblica e che si costituisca un progetto per i parchi della città in cui le funzioni sportive vengano programmate e non allocate casualmente come sta purtroppo avvenendo. 



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Re: Facciamo del Forlanini un grande parco metropolitano
28/04/2012 Paolo Morandi
Il problema è che la convenzione parla di accesso aperto solo ad anziani e portatori di handicap in orari prestabiliti a costo convenzionato e per le scuole di zona. Per il resto l'accesso sarebbe solo per i federati, quindi un accesso ristretto e per pochi. Senz'altro, non ci fosse la possibilità di spostare il campo pratica dall'attuale collocazione, la convnzione deve essere ridiscussa proprio per aprire l'accesso il più possibile al pubblico. Il fatto che la Federazione avesse chiesto l'ampliamento per renderlo un campo da golf a tutti gli effetti mostra chiaramente il loro disegno speculativo, altrimenti un campo pratica da 5 buche sarebbe stato più che sufficiente.


Re: Facciamo del Forlanini un grande parco metropolitano
28/04/2012 marco
sarebbe il primo e unico campo di golf low cost in città.
Si è vero che non tocca tutta la cittadinanza, ma non è un campo alla TOLCINASCO quindi VIP. Insomma in realtà questo campo sarebbe per tutti, perchè è un campo pratica, non un camopo canonico.

Detto ciò...io non vedo l'ora che sia finito. Questo campo non è per tutti come non è per tutti la parete di arrampicata o 1000 strutture inutili a forlanini..
Io spero solo che le cose sia fatte per bene e a norma e che accontentino tutti, me in primis!


Re: Facciamo del Forlanini un grande parco metropolitano
12/04/2012 Guido
Dallo studio Battisti
Amiche e Amici carissimi,

l'incontro del 27 marzo, di cui potrete ascoltare la registrazione sul sito entro pochi giorni, è stato veramente molto interessante. Oltre ad aver presentato il nostro progetto partecipato e condiviso siamo anche stati informati dell'adeguamento di quello di Bodin-Guazzoni-Rizzatto-Rossi per il recupero della Darsena che dovrà essere realizzato per Expo 2015 ed è stato anche presentato il progetto di Roberto Biscardini e Andrea Cassone. Inoltre l'interessantissimo intervento di Maurizio Brown ci ha consentito di sapere quali sono i condizionamenti tecnici alla riapertura dei Navigli nel tratto urbano da Cassina de' Pomm alla Conca di Viarenna.
E stato molto importante anche il convegno organizzato dall'AIM e dall'Associazione Amici dei Navigli che si è tenuto in Regione il 28 marzo su "La riapertura dei Navigli: condizioni di fattibilità e opportunità di crescita per la città", perché ha dimostrato che il tema è ormai fatto proprio anche da Regione e Comune.
In tale occasione l'assessore De Cesaris ha infatti dichiarato di volerlo portare avanti subito dopo aver approvato il PGT e la questione è stata da lei ripresa anche in occasione dell'incontro organizzato dal Gruppo Radicale il 29 marzo sul tema dei concorsi d'architettura per i privati e sul contenimento del consumo di suolo, riferendo dettagliatamente l'orientamento dell'Amministrazione comunale non solo in merito ai Navigli ma anche a proposito del recupero urbano degli scali ferroviari e della cruciale trattativa in atto per rinegoziare, in termini più vantaggiosi per il Comune, l'accordo di programma definito tra FS e la precedente amministrazione.
Proprio su questo tema ho quindi deciso di organizzare il prossimo incontro perché, scali, Circle Line e secondo passante rappresentano questioni molto importanti per lo sviluppo di Milano e della Regione che non possono certamente essere trattate separatamente dal PGT in quanto determinanti per definire il futuro scenario della città e del territorio metropolitano.
Ne parleremo con Giorgio Goggi architetto e urbanista già assessore ai Trasporti del Comune di Milano, Giorgio Spatti esperto di trasporti e logistica, Roberto Camagni docente di Economia urbana al Politecnico di Milano, Marco Broglia Direzione Sistemi della Mobilità di MM e con la mia omonima Francesca Battisti con la quale ho collaborato a uno studio sul recupero urbano dei sette scali milanesi e del tracciato ferroviario in funzione del trasporto rapido di massa.

Io, come di consueto, introdurrò brevemente l'incontro e coordinerò gli interventi.
Vi aspetto nel mio studio mercoledì 18 aprile alle ore 17,30 in viale Caldara 13/7
(ingresso da via della Braida, 1)





Ricevo regolarmente la newsletter dello studio Battisti e apprezzo l’approccio propositivo dell’architetto.
Credo che questo metodo di lavoro sia importante per Milano.
Non mi piacciono le proposte al negativo che si propongono di fermare quanto è in via di esecuzione.


 
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