Un gennaio di cinema a Spazio Oberdan

Inizio d’anno ricco di proposte a Spazio Oberdan dove Cineteca Italiana garantisce sempre una programmazione esemplare tra rassegne, anteprime, rarità. Chi ben inizia… ()
Sakamoto immagine

Partiamo da fine mese quando, dal 27 al 31 gennaio, è prevista la programmazione del film “Ryuichi Sakamoto:Coda” (2017) di Stephen Nomura Schible, un documentario dedicato all’autore di punta della musica techno pop che spesso si è misurato con colonne sonore cinematografiche a partire da “Furyo” (1983) di Nagisa Oshima, di cui Sakamoto è anche interprete, sino a “Revenant” (2015) di Alejandro Gonzáles Iñárritu. Grande, sontuosa musica per grande grandissimo cinema.

Sino al 24 gennaio è in tenitura il film “Little Harbour” (2017) di Iveta Grófová, anteprima per l’Italia dopo aver vinto l’Orso di cristallo al Festival di Berlino 2017.

Film di realismo fantastico, propone un’interessante visione di un film che viene dalla cinematografia dall’Est dell’Europa spesso trascurata e misconosciuta.

Tra le rassegne da segnalare (dal 20 al 31 gennaio) quella dedicata a “Le donne secondo Woody Allen”.

13 film da “Manhattan” (1979) a “La ruota delle meraviglie” (2017) per raccontare l’universo femminile del regista USA. Grandi interpreti per personaggi che fanno ormai parte della storia del cinema.

Diane Keaton, Emma Stone, Cate Blanchet, Kate Winslet e, soprattutto, Mia Farrow rappresentano il mondo visto dalle donne secondo Allen, gran maestro nel dirigere attrici (e attori) e cogliere il senso più profondo, in questo caso, della loro complessa femminilità.

Tra i grandi film del passato, merita attenzione proprio l’ultimo lavoro di Allen. “La ruota delle meraviglie” è un affresco ambiguo e potente di un’America minore che è perfettamente nelle migliori corde del regista. Vedere e rivedere.

Ultima segnalazione per la rassegna in corso (sino al 24 del mese) “Il cinema di Kathryn Bigelow”.

Sette film dedicati all’unica regista donna per ha vinto un Oscar per la regia (e per il film) con “The Hurt Locker” (2008), inquietante racconto di guerra.

Visitatrice di generi, dall’horror al thriller, dall’avventura al dramma, la Bigelow ha costruito pagine cinematografiche spettacolari sempre nell’ambito di un cinema di impegno civile e sociale come l’ultimo suo lavoro “Detroit” (2017) che racconta una storia di ordinario razzismo (sempre da esecrare).

Citazione a parte per “Point Break-Punto di rottura” (1991), film d’azione che ha segnato un’epoca.

Per la programmazione completa è buona norma consultare il sitowww.cinetecamilano.it

Andate al cinema, brava gente…


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