Cambiare il mondo facendo la spesa.

 La Commissione Attività Produttive del Municipio 3 incontra i Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) della zona.

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schema GAS

“Cambiare il mondo facendo la spesa” fu l’obiettivo provocatorio con cui nel 1994 a Fidenza nacque il primo GAS, Gruppo di Acquisto solidale. Ce lo raccontò Lorenzo Valera, scrittore e giornalista  nel suo libro “GAS gruppi di Acquisto Solidali”, edizioni Terre di Mezzo, nel 2005, testo fondamentale per capire cosa sono i GAS e perché singoli e famiglie scelgono di comperare insieme beni di uso quotidiano selezionando prodotti, provenienza e fornitori ; come si possa cioè contribuire al progresso di una comunità partecipando in gruppo ad attività come quella della spesa quotidiana, senza per questo cadere nella trappola del fare massa solo per scopi di convenienza economica, ma nella consapevolezza di essere parte di quella comunità stessa. Selezionando i fornitori in base a criteri di giustizia, eticità, solidarietà e rispetto dell’ambiente.

Nella seduta in Municipio 3 della scorsa settimana la Presidente della Commissione Attività Produttive Valeria Borgese, ha introdotto l’incontro illustrando brevemente in cosa consiste la realtà dei Gruppi di Acquisto solidali, riferendosi in particolare alla realtà milanese, in cui il fenomeno è molto diffuso ormai da anni operando in un ambiente culturale particolarmente favorevole ed essendo anche Milano il secondo comune agricolo d’Italia, con campi coltivati integrati nella periferia urbana (vedi Ortica, Parco Forlanini, Via Cavriana,…), con una coscienza agricola più radicata che altrove e con più facile accesso al “chilometro zero”, che è uno degli obiettivi del movimento.

Riprendendo i concetti espressi nell’introduzione con le parole di Borgese, i GAS sono gruppi informali di cittadini che si organizzano per riflettere sui propri consumi e acquistare insieme prodotti alimentari e di uso comune secondo un principio di solidarietà in base al quale viene preferito un rapporto diretto tra il gruppo che acquista e i produttori, piccoli produttori in modo particolare, privilegiando quelli che operano nello stesso territorio geografico. A questo si aggiunge la ricerca di produttori che rispettino da una parte un’ approccio di rispetto della natura ma anche di rispetto dei lavoratori.

Un GAS, come si legge nel sito di presentazione del movimento dei GAS, si caratterizza per tre aggettivi: piccolo, locale e solidale. Piccolo per permettere un'organizzazione semplice e per favorire le relazioni tra i soci, locale per rinsaldare il legame tra i cittadini ed il territorio che abitano, solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell'ambiente, ai popoli e a coloro che subiscono le conseguenze di questo modello di sviluppo.

La Presidente Borgese, attingendo a elenchi purtroppo incompleti nella mancanza di un vero e proprio censimento dei GAS milanesi, alla riunione ha invitato 13 GAS (su 20 stimati) che operano in zona del Municipio 3. Hanno aderito all’invito ed erano presenti 4 GAS: GinkgoGas, GasDem, Gas Lambrate, Gas LoLa.

Obiettivo dell’incontro era l’ascolto delle realtà presenti, dei punti forti e delle criticità.

I rappresentanti dei quattro GAS hanno preso la parola a turno, a partire dal GinkgoGas, realtà di circa 35 soci, nata all’interno della scuola elementare di Viale Romagna dall’associazione genitori, legame con la scuola che ormai non esiste più. Rimane invece la localizzazione nel quartiere di origine, caratteristica questa di tutti i GAS presenti e dei GAS in generale.

Il GinkgoGas distribuisce nelle case dei soci, cioè non ha un locale dedicato alla distribuzione, con evidenti problemi per prodotti distribuiti in grande quantità o pallettizzati, risolto con l’utilizzo a richiesta di un cortile.

Il problema del luogo di distribuzione è un problema comune a molti GAS, che avendo, come detto, la caratteristica della localizzazione, necessitano di un punto di distribuzione in zona e possibilmente accessibile a piedi. La lontananza causa immediatamente disaffezione, crollo del numero di ordini e di soci.

In generale l’offerta di un GAS copre ogni tipologia di prodotto alimentare e anche non, come i detersivi.

E’ necessario aprire  un conto in banca e tenere una contabilità per il pagamento dei soci.

Il GasDem è nato nel 2009 e conta ora una cinquantina di famiglie, nella zona tra Abruzzi-Bernini e Città Studi. Gli obiettivi dichiarati dai suoi rappresentanti presenti sono:
- alimentari: prodotti, il più possibile vicino al “chilometro zero” che corrispondano a requisiti di qualità e che, anche se non certificati bio, garantiscano dal punto di vista dei componenti, dei processi tecnologici, del rispetto dell’ambiente, del rispetto della salute e delle condizioni degli animali allevati e del rispetto dei lavoratori coinvolti.

- di solidarietà, intesa sia tra  soci attraverso una collaborazione e una rotazione tra i ruoli per garantire la distribuzione del lavoro e la massima efficienza, sia con i produttori con cui il GAS cerca di instaurare un rapporto di reciproca fiducia, anche  venendo incontro a eventuali situazioni di difficoltà; è accaduto recentemente che a un fornitore fortemente danneggiato da un incendio diversi GAS abbiano anticipato e pagato un certo numero di ordini a consegna futura garantendogli di fatto un prestito a interesse zero.

I produttori vengono scelti spesso con il passa parola tra GAS più che attraverso  le certificazioni biologiche, che non sono considerate una discriminante.

Anche GasDem ha un problema nella distribuzione, che sono riusciti a concentrare in una solo giorno tra le 19 e le 20.30 utilizzando un negozio in Via Lippi che appartiene alla Parrocchia di S.Giovanni in Laterano alla quale pagano un affitto molto modesto. Questo è un limite che spesso condiziona anche la scelta dei  fornitori in base alla loro disponibilità di consegna. Un locale, in zona, magari con un frigorifero in cui appoggiarsi per consegne in altri giorni sarebbe utile.

GasDem suggerisce che un aspetto in cui il Municipio potrebbe aiutare i GAS è la creazione di una rete dei gas di zona che potrebbe migliorare l’efficienza per certi acquisti e per scambio di informazioni in particolare sui fornitori, sulle tecnologie, ecc.

Un fenomeno interessante segnalato da GasDem è il ringiovanimento dei soci, a significare che il fenomeno non è più un fenomeno di tipo  “ideologico”, ma sta prendendo piede radicandosi nelle abitudini alimentari delle nuove famiglie.

Un indice della “penetrazione” nelle abitudini di acquisto dei “gasisti” è il “monte acquisti”: per GasDem è di circa 70.000 € l’anno, per GinkoGas circa la metà.

Il Gas LoLa, che sta per Loreto e Lambrate, e opera proprio in quella zona ha 105 iscritti: è il GAS più grande della zona e non ha il problema della sede. Tutti i Gas presenti si ispirano agli stessi criteri. In più Gas LoLa privilegia produttori che promuovono progettualità sociale, ad esempio attraverso il recupero di persone con difficoltà o che lavorano con migranti o che si schierano contro il pagamento del “pizzo”. Gas LoLa come Gas Lambrate organizzano anche iniziative finalizzate a promuovere la cultura del consumo critico e questa è un’attività in cui l’istituzione potrebbe essere di sostegno.

Il Gas Lambrate conta una trentina di famiglie e sono attivi dal 2001. Una scelta è stata limitare il numero di partecipanti per aumentare il coinvolgimento di tutti e perché non avendo una sede non possono gestire alti volumi. Conoscono personalmente tutti i loro fornitori e hanno verificato come producono.

A fronte di osservazioni di alcuni consiglieri che hanno denotato una non conoscenza delle finalità di fondo dei Gas, dal pubblico si è precisato che i Gas non fanno attività commerciale, non rivendono i prodotti acquistati, ma li utilizzano direttamente. Inoltre la loro presenza alla riunione non aveva lo scopo di chiedere aiuti di alcun genere (i Gas si sostengono in modo totalmente autonomo), ma di far conoscere il fenomeno e, caso mai, organizzare iniziative per diffonderne la cultura e migliorarne l’integrazione in zona. I GAS sono economicamente autonomi: si autofinanziano con una quota annuale di 10-15 € con la quale pagano sede, spese bancarie e il poco altro che serve loro (sito, comunicazione,…) che rendicontano in un bilancio pubblico visibile nei loro siti.


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Re: Cambiare il mondo facendo la spesa.
29/09/2017 Gianluca Bozzia
Da 20 anni le questioni critiche dei gas sono le stesse: logistica, comunicazione, disarticolazione, distanza tra obiettivi tipo UN2030 e operatività tipo amici degli amici (e intanto sono arrivati Amazon e Alibaba). Trovo apprezzabile l'iniziativa di Borgese e rimaniamo in ascolto, se possibile attivo. Gianluca, membro non rappresentativo del gas Leone (p. Udine).


Re: Cambiare il mondo facendo la spesa.
20/09/2017 Pierangelo Rovelli
Caro Paolo,ritengo che il Municipio abbia attinto l'elenco dal vecchio sito di Intergas (non più aggiornato dal 2014) e da quello di Retegas Milano forse altrettanto obsoleto. Sta di fatto che la Presidente Borgese ha avvisato 13 GAS in zona, numero ampiamente inferiore a quello reale (la stima è di 20).
Forse è opportuno concludere il censimento dei Gas di zona iniziato tempo fa e mai concluso e inoltrarlo al Municipio per le prossime iniziative.


Re: Cambiare il mondo facendo la spesa.
20/09/2017 PaoloBurgio
Spiace venire a conoscenza di un incontro organizzato dal Municipio 3 per far conoscere la realtà dei Gas dato che, pur essendo il coordinatore del Gas Vittoria, presente da alcuni anni in zona, non ho mai ricevuto alcun avviso in merito.
Non so quanti altri Gas abbiano avuto modo di venire informati della cosa, ma mi sembra che la comunicazione del Municipio 3 presenti ancora lacune, se nemmeno i diretti interessati ricevono avvisi. Anche attraverso queste pagine di z3xmi.it avremmo potuto divulgare l'incontro, come ci premuriamo di fare per tanti altri eventi in zona, ma evidentemente non tutti i canali di informazione funzionano.
Paolo Burgio
coordinatore Gas Vittoria


 
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