La Milanesiana diventa maggiorenne

Edizione numero 18 di una manifestazione ormai fortemente inserita nel tessuto culturale della città e che ora raggiunge altre numerose località italiane. A Milano dal 22 giugno al 12 luglio. ()
La Milanesiana 2017 immagine

Il primo appuntamento con il festival ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi risale al 26 giugno del 2000 quando, forse per la prima volta a Milano, vennero proiettate evocative immagini sulla facciata interna di Palazzo Isimbardi e sul palco salirono per la loro combinata performance di parole e musica Paolo Poli e Antonio Ballista.

Quella sera in corso Monforte si era formato un vano serpentone di persone che avrebbero voluto assistere allo spettacolo se lo spazio, un po’ esiguo in verità, le avesse potute contenere. Da quel primo successo, eccoci giunti all’edizione numero 18 di questa manifestazione che, nel corso degli anni, ha ospitato decine e decine di incontri, spettacoli, proiezioni, concerti con lo scopo dichiarato di meticciare i generi e di confrontare le arti e le scienze. Dal microcosmo di Palazzo Isimbardi 2000, l’edizione numero 18 è sempre più spalmata in numerose location cittadine e raggiunge, alcune per la prima volta, altre località italiane come Torino, Firenze, Bormio e Verbania.

Se il tema, quando mai appropriato per questi nostri tormentati tempi, prescelto come filo conduttore dell’edizione di quest’anno è “Paura e Coraggio”, la declinazione avverrà attraverso approcci garantiti da letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia e teatro. Ce n’è dunque per tutti.

i numeri sono importanti e imponenti. Il budget complessivo ammonta a 550.000 euro di cui “solo” 80.000 a carico del Comune di Milano e, forse, 10.000 da parte della Regione Lombardia. Tutto il resto è frutto di sponsorizzazioni private che con enorme tenacia Elisabetta Sgarbi e i suoi collaboratori riescono con grande abilità a reperire. Giusto quindi citare, tra i main sponsor che sostengono cultura, BMW, Enel, Fondazione Cariplo, Leonardo e Grafica Veneta oltre alla Regione Basilicata a cui è dedicata una mostra. Altri tempi, e altre disponibilità pubbliche, quando l’ormai defunta Provincia di Milano era unico sponsor e solitario patron della manifestazione. Altri numeri notevoli: 55 appuntamenti, 140 ospiti provenienti da 19 Paesi. Insomma, vasto programma e ampio respiro.

In assoluto ordine sparso, ecco qualche nome tra gli ospiti milanesi : Jonathan Lethem (con Nicola Lagioia a sottolineare la partnership con il Salone del libro di Torino) a cui è affidato il prologo il 23 maggio al Teatro Franco Parenti, Claudio Magris, Ute Lemper, Antonio Ballista e Tahar Ben Jelloun (gli unici ad essere presenti anche nell’edizione del 2000 con Roberta Castoldi), Paolo Giordano, Patrick McGrath, Claudio Baglioni (in veste di lettore il 29 giugno al Piccolo Teatro Grassi con Michael Cunningham), Ramin Bahrami, Paolo Fresu e Ferruccio Soleri a cui è dedicato un doveroso omaggio (Premio Rosa d’oro della Milanesiana).

In sedi più decentrate: Vittorio Sgarbi, Piergiorgio Odifreddi, Gene Gnocchi (che sarà protagonista anche a Verbania con Moni Ovadia), Edoardo Nesi, Salvatore Veca, Remo Bodei, Liliana Cavani, Gianrico Carofiglio, Gianni Canova e Pietro Bartolo (il medico di Lampedusa).

Molti gli appuntamenti cinematografici, che si dividono tra Spazio Oberdan e il Cinema Mexico, con la partecipazione di registi eccellenti quali Lav Diaz (Leone d’oro a Venezia nel 2016), Roberto Andò, Luc Dardenne oltre a proiezioni scelte e curate dai premi Nobel Wole Soyinka e John Coetzee.

Gran finale previsto l’11 luglio a Franco Parenti con Paolo Rumiz, Banana Yoshimoto, Viet Thanh Nguyen (premio Pulitzer 2016).

Per le omissioni (di citazione) del tutto involontarie, si rimedia facilmente consultando l’intero programma su www.lamilanesiana.euo, se preferite, su Facebook, Twitter e YouTube.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero sino a esaurimento posti, con eccezione della serata del 25 giugno al Teatro Dal Verme dove si esibiranno in concerto nazional popolare Gino Paoli, Danilo Rea e Sergio Cammariere.

Lo sciovinismo di zona ci spinge a segnalare, oltre ai film programmati presso Spazio Oberdan e una rappresentazione teatrale a Spazio No’hma (“Disgraced” di Ayad Akhtar con regia di Jacopo Gassmann, 8 luglio), l’incontro previsto presso l’Auditorium Cerri di via Valvassori Peroni in data 3 luglio. In tema di “Paura e coraggio delle donne: Frida Kahlo e Chavela Vargas”, interverranno a partire dalle ore 12, Silvana La Spina, Vincenzo Trione, Antonio Dimartino e Fabrizio Cammarata. Introduce Pino Cacucci. In estrema sintesi, un ammirevole lavoro di regia anche per l’edizione della maggior età.

Per dimostrare coraggio occorre conoscere la paura.


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