Fil blue, fil rouge, fil vert

“Fil blue. Un progetto per unire”, è il titolo del convegno sul tema del fiume Lambro, svoltosi il 18 marzo, organizzato dall’Associazione Ex Allievi Molinari e da Greem, al ITT E.Molinari. ()
fil bleu

Il fiume Lambro, che passa per Lambrate (da cui il nome), nasce sulle Prealpi comasche, nel Comune di Magreglio, a quota 944 m s.l.m. e finisce nel Po presso Orio Litta (Lodi), sulla via Francigena per Roma. Ha un percorso totale di 130 km.

Il quadro delineato dai diversi interventi risulta decisamente stimolante, e legittima un ragionevole ottimismo, soprattutto per la crescente sensibilità dei cittadini verso i pericoli connessi all’inquinamento ambientale esistente.

Per sintetizzare quanto emerso possiamo utilizzare lo slogan propostodal Prof. Antonio Longo (Politecnico di Milano): “fil blue,fil rouge,fil vert”. Gli interventi hanno descritto il percorso del Lambro (fil blue), le infrastrutture esistenti e quelle necessarie (fil rouge) affinchè l’ambiente circostante diventi davvero un polmone (fil vert) per una migliore qualità della vita. La relazione degli studenti del Prof. Brivio, dell’Istituto Molinari, ha evidenziato che la qualità delle acque del Lambro non è buona, mentre quella del dr. Modonesi, dell’Istituto dei Tumori, ha mostrato i numerosi effetti negativi osservati sui pesci e sulle altre forme di vita acquatica, modificazione del sesso e sterilità, che si teme potrebbero prodursi anche sull’uomo nei prossimi anni, se non si interverrà tempestivamente. Il percorso del fiume è molto segmentato, le realtà che incontra sono varie, ma molti tratti sono stati già valorizzati attraverso l’impegno delle Associazioni che hanno promosso la creazione di parchi locali (Valle dei Monaci, Medio Lambro, Forlanini e Lambretta). Sono tratti di aree verdi che, come in una sorta di patchwork, se fossero cucite insieme potrebbero, senza grandi investimenti finanziari, realizzare il Grande Parco del Lambro, dalle Alpi al Po. Un grande polmone verde lungo 130 Km.

Perché non viene fatto? Soprattutto per la mancanza di una visione di insieme dei Comuni che attraversa e delle Istituzioni coinvolte.

Come piccolo esempio, possiamo notare che dei tre Presidenti dei Municipi 3, 4 e 5 del Comune di Milano, invitati ufficialmente al convegno, nessuno ha pensato né di intervenire né di rispondere. Come segno di ottimismo, ricordiamo invece che Lamberto Bertolè, Presidente del Consiglio Comunale di Milano, ha dato la sua adesione e portato il suo saluto, e che al convegno è stata presente per tutto il tempo la Prof.ssa Antonella Bruzzese, del Politecnico di Milano, che è anche Vice Presidente del Municipio 3.

L’impegno assunto da tutti i presenti, relatori e partecipanti, è quello di procedere assieme, con progetti unitari. Superare gli ostacoli è possibile, se si uniscono tutte volontà e le capacità, perché l’obiettivo è davvero raggiungibile.

A conclusione del convegno la dirigente scolastica del Molinari, Marzia Campioni, ha illustrato un progetto di alternanza scuola lavoro, della durata di tre anni, per un’indagine “socio-economico-culturale ed ambientale” per la qualità della vita nel Municipio 3. Il progetto coinvolge tre Istituti scolastici della zona: “E.Molinari”, “Pasolini”, “Donatelli Pascal”, insieme con il Polo Scientifico Lombardo (organizzazione italo-americana). Il progetto sarà realizzato con la committenza della Rete Città Metropolitana e del Municipio 3.


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