Giorgio e io. 40 anni al Piccolo Teatro di Milano
Domenica 26 marzo allo Spazio Teatro No’hma va in scena un assolo di Giancarlo Dettori dedicato a Giorgio
Strehler. (Massimo Cecconi)21/03/2017
Strehler. (Massimo Cecconi)21/03/2017
Giancarlo Dettori è un attore colto ed elegante di (quasi) 85 anni che conserva lucidità e memoria invidiabili. Dopo l’Accademia d’arte drammatica frequentata a Roma ha esordito al Piccolo Teatro di Milano nel 1957 nel “Coriolano” di William Shakespeare con la regia di Giorgio Strehler, persona alla quale Dettori resterà legato per tutta la vita.
In 40 anni di rapporto (Strehler morì la notte di Natale del 1997), Dettori è uno dei pochi, se non l’unico, a
poter descrivere un clima che, dall’idea fondante del Piccolo Teatro, ha contribuito a cambiare
profondamente il teatro italiano. Dettori restituisce in modo attendibile il metodo di lavoro di Strehler, i
suoi rapporti, anche burrascosi, con le altre figure del teatro, gli umori più veri di una bottega artistica forse
senza pari, almeno in Italia.
E’ così, attraverso l’ “Arlecchino” e “L’opera da tre soldi”, “La grande magia” e “Il campiello”, sono per
citare alcuni lavori, che ci cementa lo strettissimo rapporto tra un attore e un regista, sul filo della creatività
e del rispetto reciproco.
Nel suo monologo allo Spazio Teatro No’hma, Dettori restituisce, con ironia e grande umanità, tutti gli
elementi necessari per comprendere la grandezza di un certo modo di fare teatro e dei suoi indiscussi
protagonisti.
Una piccolo curiosità: nel 1971 Dettori, che ha lavorato soprattutto in teatro, fu protagonista accanto a
Carmelo Bene e a Franco Parenti di un esperimento televisivo/cinematografico ambientato nel medioevo.
“Tre nel Mille”, per la regia di Franco Indovina, rappresenta un caso unico di collaborazione tra tre attori
che hanno interpretato al meglio la scena italiana.
Giorgio e io. 40 anni al Piccolo Teatro di Milano
a cura di Claudio Beccari
con Giancarlo Dettori
Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro
Via Orcagna 2 Milano
Domenica 26 marzo, ore 17
Ingresso libero e gratuito sino a esaurimento posti
Per prenotazioni: 0245485085 / 0226688369 nohma@nohma.it
Nel flusso della memoria e dei ricordi, l’attore ricostruisce il suo fortissimo legame con il regista e con il
Piccolo Teatro di Milano di cui, ancora oggi, rappresenta un punto di riferimento.
Piccolo Teatro di Milano di cui, ancora oggi, rappresenta un punto di riferimento.
In 40 anni di rapporto (Strehler morì la notte di Natale del 1997), Dettori è uno dei pochi, se non l’unico, a
poter descrivere un clima che, dall’idea fondante del Piccolo Teatro, ha contribuito a cambiare
profondamente il teatro italiano. Dettori restituisce in modo attendibile il metodo di lavoro di Strehler, i
suoi rapporti, anche burrascosi, con le altre figure del teatro, gli umori più veri di una bottega artistica forse
senza pari, almeno in Italia.
E’ così, attraverso l’ “Arlecchino” e “L’opera da tre soldi”, “La grande magia” e “Il campiello”, sono per
citare alcuni lavori, che ci cementa lo strettissimo rapporto tra un attore e un regista, sul filo della creatività
e del rispetto reciproco.
Nel suo monologo allo Spazio Teatro No’hma, Dettori restituisce, con ironia e grande umanità, tutti gli
elementi necessari per comprendere la grandezza di un certo modo di fare teatro e dei suoi indiscussi
protagonisti.
Una piccolo curiosità: nel 1971 Dettori, che ha lavorato soprattutto in teatro, fu protagonista accanto a
Carmelo Bene e a Franco Parenti di un esperimento televisivo/cinematografico ambientato nel medioevo.
“Tre nel Mille”, per la regia di Franco Indovina, rappresenta un caso unico di collaborazione tra tre attori
che hanno interpretato al meglio la scena italiana.
Giorgio e io. 40 anni al Piccolo Teatro di Milano
a cura di Claudio Beccari
con Giancarlo Dettori
Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro
Via Orcagna 2 Milano
Domenica 26 marzo, ore 17
Ingresso libero e gratuito sino a esaurimento posti
Per prenotazioni: 0245485085 / 0226688369 nohma@nohma.it
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