Rocco e i suoi fratelli. Foto di set

Sino al 31 marzo, il foyer di Spazio Oberdan ospita una mostra delle foto di set del film di Luchino Visconti “Rocco e i suoi fratelli”. Un modo diverso per riscoprire un grande film ma anche la Milano della fine degli anni ’50 del ‘900. ()
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Per la cronaca. Gran pienone domenica 26 febbraio a Spazio Oberdan per la proiezione, alla presenza degli autori, di “Milano via Padova” di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, documentario (?) realizzato nel 2011 ma editato nel 2016 che propone un surreale reportage sulla salute civica e civile dell’importante arteria multietnica milanese. A seguire surreale dibattito nel quale sia Rezza che Mastrella non si sottraggono al loro cliché iconoclasta.

Per coloro che hanno assistito alla proiezione e, a maggior ragione, per coloro che non sono riusciti a entrare in sala, bella occasione per visitare la piccola mostra ospitata presso il foyer dello Spazio, dedicata alle foto di scena di “Rocco e i suoi fratelli” (1960).

La mostra, allestita per festeggiare, con altre mille iniziative, i primi 70 anni della Cineteca Italiana, offre lo spunto per celebrare un film epocale e ritrovare, al contempo, immagini in bianco e nero della Milano della fine degli anni ’50 del secolo che fu.

Le fotografie in mostra, tutte conservate presso l’archivio della Cineteca, provengono in gran parte dal fondo Valentino De Carlo, molte sono anonime, altre “firmate” Paul Ronald e Giovan Battista Poletto, abituali collaboratori di Luchino Visconti.

In mostra, selezionate da Giovanna Calvenzi, 46 immagini suddivise in 5 capitoli (uno per ognuno dei fratelli Parondi), a restituire il dramma rappresentato da un film che, al di là dei problemi con la censura, ha segnato un’epoca declinando il clima complesso di quegli anni milanesi: l’immigrazione, la fabbrica, lo sport come riscatto, i valori e i disvalori della famiglia…

Film molto milanese, ecco negli scatti i tram di allora che, rassicuratevi, sono in gran parte anche i tram che circolano oggi (serie 1500), la palestra di via Bellezza dove oggi c’è lo storico Arci Bellezza, gli scorsi del Naviglio grande e le periferie di allora. Come si sa, i Parondi, detti “Africa” dalla portinaia dello stabile, al loro arrivo a Milano dalla natia Basilicata, trovarono alloggio in uno scantinato di una casa popolare dell’allora periferica via Dalmazio Birago, una traversa di viale Argonne.

Ed è altrettanto noto che la giunta di allora della Provincia di Milano, per pruderie politica, negò a Visconti il permesso di girare le drammatiche scene di un omicidio passionale all’Idroscalo.

Ecco, nei rigorosi scatti in bianco e nero, i volti di Alain Delon, Renato Salvatori, Annie Girardot, Katina Paxinoù, Claudia Cardinale e Paolo Stoppa a restituire il respiro popolare e aristocratico di un film che ha un posto privilegiato nella storia del cinema.


Rocco e i suoi fratelli
Foto di un set

a cura di Giovanna Calvenzi

Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto, 2
lunedì-venerdì ore 16.30-21.30
Sabato-domenica ore 14.30-21.30

Ingresso libero


(Massimo Cecconi)



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