Fabrizio Garghetti. Storia fotografica dell’avanguardia contemporanea

La Fondazione Mudima ospita sino 10 marzo una mostra fotografica dedicata a Fabrizio Garghetti, un testimone privilegiato delle avanguardie artistiche del ‘900. ()
Garghetti immagine

Lungo le linde pareti dello spazio che ospita la Fondazione Mudima sembra di ripercorrere, come in un “Bignami” fotografico, gran parte della storia artistica del secondo ‘900.

In un’incalzante sequenza, fotografia dopo fotografia, i volti, i gesti e le opere di artisti di discipline varie come Julian Beck, Hermann Nitsch, Nanni Balestrini, John Cage, Allen Ginsberg, Lawrence Ferlinghetti, Aldo Mondino, Andy Warhol, Gregory Corso, Nam June Paik e gli artisti di Fluxus o Yoko Ono.

Scrive Gillo Dorfles nell’introduzione del dovizioso catalogo della mostra a cura di Renato Corsini e Sarenco:”Più di un ventennio, a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, dominato da azioni e operazioni a metà strada tra teatro e arte del corpo; anzi, meglio, per usare un termine bon à tout faire da performances; performances di cui sono stati protagonisti pittori e poeti, musicisti e letterati, ma sempre con un comune denominatore; l’esibizione, non tanto del proprio corpo (come nell’autentica body art); ma del proprio volto, del proprio atteggiamento, della propria persona narcisisticamente esibita”.

Fabrizio Garghetti con le sue nitide fotografie restituisce questo complesso clima artistico, valorizzando con le immagini il lavoro degli autori, con lieve ironia e personale partecipazione.

Il fotografo, classe 1939, con una curiosa preparazione scolastica di ottico optometrista che lo porterà per oltre vent’anni a lavorare presso un famoso negozio di ottica del centro di Milano, ha poi sviluppato un suo personale percorso creativo frequentando, a partire dall’ambiente musicale, alcuni tra i più famosi artisti del ‘900 e ritraendoli nelle loro performances. Nella sua lunga attività si è dedicato anche al teatro e alle arti visive, senza disdegnare l’impegno sociale e culturale che lo porteranno a documentare, ad esempio, la strage della Banca dell’Agricoltura in piazza Fontana o le lotte studentesche di quegli anni.

In una fotografia in mostra, Gregory Corso e Fernanda Pivano discutono amichevolmente in un bel cortile milanese, accanto a loro, su una sedia, una copia della rivista La Gola a testimoniare una grande stagione della cultura milanese e italiana.

Ancora Dorfles:” La documentazione che ce ne rimane è sempre di straordinaria vivacità e, soprattutto, tempestività, nel senso che è stato fissato il momento cruciale di ogni azione con quella ‘puntualità percettiva’ di cui Garghetti è ampiamente dotato”.


Fabrizio Garghetti
Storia fotografica dell’avanguardia contemporanea

a cura di Renato Corsini e Sarenco

Fondazione Mudima
Via Tadino 26
Dal lunedì al venerdì, ore 11-13, 15-19

Ingresso libero


(Massimo Cecconi)



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