Lettera aperta al sindaco Sala. Cosa ne pensa in Municipio 3 l’assessore all’urbanistica?

Abbiamo interpellato Antonella Bruzzese, assessore all’urbanistica del Municipio 3, in relazione alla lettera aperta di cittadini della zona 3 al sindaco Sala. Ecco l’intervista che ci ha rilasciato. ()
A Bruzzese

Nei giorni scorsi è stata pubblicata una lettera aperta e un appello indirizzata al sindaco Giuseppe Sala da un gruppo di residenti in zona 3, attivamente impegnati a seguire le vicende che riguardano il futuro di Città Studi. Sulla pagina fb da loro creata in breve tempo hanno raccolto numerosissime adesioni e, sollecitati dalla campagna FAI sui “Luoghi del cuore”, dato vita a un Comitato FAI, dal nome della stessa pagina fb, “Che ne sarà di Città Studi?”.

Nella lettera i cittadini esprimono le loro preoccupazioni poiché il previsto trasferimento delle facoltà scientifiche della Statale nelle aree ex-Expo e lo spostamento, deciso dalla Regione, dei due importanti istituti ospedalieri, l'Istituto Neurologico Besta e l'Istituto dei Tumori, a Sesto S. Giovanni nella costruenda Città della Salute, comporteranno conseguenze decisamente negative sulla vita sociale, economica e culturale della zona. Se a ciò si aggiungono le incognite relative alle future trasformazioni delle aree dismesse dello scalo FS di Lambrate e la necessità di riutilizzare e riqualificare altre vaste aree periferiche intorno all’Ortica e al quartiere Rubattino, si comprende come gli abitanti abbiano buoni motivi di preoccupazione.

Abbiamo interpellato in proposito l’assessore all’urbanistica del Municipio 3, Antonella Bruzzese chiedendole di esprimere un parere e un'opinione in merito alle questioni sollevate dai cittadini.


A caldo, cosa pensa di questa lettera apertal sindaco Sala?

Non posso che condividere molte delle preoccupazioni espresse nella lettera, e questo è un pensiero comune di tutta la giunta del Municipio 3. Le questioni poste dai cittadini sono reali e il trasferimento di Città Studi si somma ad altre situazioni in sospeso nella nostra zona - dalle aree dismesse a Lambrate, allo scalo ferroviario, dai cantieri fermi o ai progetti mai partiti come Rubattino o i trasferimenti di Besta e Istituto dei Tumori – che richiedono di essere affrontate nel loro complesso.

La lettera rende ancora più evidente un punto: è necessario e urgente avviare una riflessione strategica sul futuro di quest’area che non si può limitare alla sola Città Studi o alle sue zone limitrofe ma che deve necessariamente confrontarsi con il contesto metropolitano.

Il trasferimento non si può accettare in assenza di un piano strategico per l’area.

Come pensa si possa procedere a far questo?

Il sindaco Sala ha dichiarato ieri che Città Studi “non verrà abbandonata” e che c’è la volontà di valutare sotto tutti gli aspetti la complessa questione. Da questa affermazione occorre partire.

Il futuro di Città Studi, nel momento in cui prevede il trasferimento di attività pubbliche e servizi che ora occupano 350.000 mq e coinvolgono 20.000 persone, è un tema cittadino.

Proprio per questo serve una visione per quest’area, che va costruita con un processo trasparente,che si misuri con chiarezza con le condizioni reali e concrete entro le quali si può operare (penso al sistema dei vincoli, delle proprietà, dei tempi, delle esigenze dell’università); che si misuri con la dimensione territoriale e con le esigenze locali,che non possono passare in secondo piano rispetto ad altri interessi; che preveda il coinvolgimento del Municipio e dei cittadini.

Questo mi pare essere il senso dell’incarico che l’assessore Maran sta perfezionando con il Politecnico, che auspico parta al più presto e con il quale ci interessa collaborare attivamente.

Il Municipio 3 prendendo atto delle situazioni denunciate dai cittadini si propone di compiere qualche passo per affrontarle?

Nell’appello rivolto al Sindaco, i cittadini chiedono di tornare indietro su alcune decisioni e fanno delle proposte che coinvolgono altre aree della zona (utilizzare le aree dello Scalo, quelle di Rubattino etc). Su questi temi è importante fare le opportune verifiche o spiegare perché non è possibile procedere in quel modo. Occorre fare chiarezza e questa è una richiesta che porteremo avanti.

Ma se lo scenario è quello che si sta delineando ovverosia quello del trasferimento, ci sembra fondamentale - come Municipio – ribadire alcuni punti fermi su cui continueremo a sollecitare il Comune: il mantenimento a Città Studi della vocazione sociale e culturale e a servizi del quartiere; la tutela della qualità architettonica e delle aree vincolate; che non si proceda ad operazioni di carattere speculativo; la gradualità dell’eventuale processo di trasferimento.

Ma le assicurazioni che sono state date sembrano del tutto disattese se guardiamo ai passi successivi di Arexpo, in cui il Comune ha e deve avere voce in capitolo. Siamo in grado attraverso il Municipio di fare chiarezza ed arrivare ad un confronto vero per rispondere all’appello dei cittadini?

Avere un quadro chiaro della situazione e informare i cittadini è stato il nostro primo obiettivo. Ricordo che siamo stati noi come Municipio 3 a sollecitare l’incontro pubblico l’11 ottobre scorso, portando al confronto con la cittadinanza i diretti interessati (l’assessore all’Urbanistica, il presidente di Arexpo, il rettore dell’Università Statale). Non è sufficiente ma posso assicurare che ci preme continuare in quella direzione.

In altre parole sarà possibile trovare delle vie concrete da percorrere per non disattendere le aspettative dei cittadini?

Io credo sia utile partire dalle reali possibilità di azione. Se il trasferimento ci sarà e se sarà nelle aree di Expo, dobbiamo trovare delle soluzioni per quelle che si svuotano in Città Studi e costruire una visione condivisa che mantenga quei punti fissi di cui parlavamo sopra. Ci sono alcuni elementi che non vanno dimenticati: il Politecnico resta e potrebbe ampliarsi, molti edifici necessitano comunque di ristrutturazione e le funzioni pubbliche che qualificano il quartiere possono essere anche altre.

Le aspettative e le istanze dei cittadini ci interessano, le stiamo seguendo con attenzione e ci confronteremo a breve con loro. Sappiamo che il Comune vuole avviare un percorso esplorativo per costruire un piano, una visione strategica su Città Studi: a quel tavolo vogliamo essere presenti, anche portando le preoccupazioni dei cittadini. E ci preme che il processo sia condotto in maniera trasparente e inclusiva, riconoscendo al Municipio un ruolo che permetta di incidere efficacemente sulle scelte.

Tutto questo è urgente. Scontiamo un forte ritardo nel ragionamento sul futuro di Città Studi: non dobbiamo correre il rischio di ripetere gli errori compiuti quando si è progettato Expo senza progettare con il dovuto anticipo il post-Expo - come è stato fatto in casi virtuosi a Lisbona o a Londra per le Olimpiadi – e senza pianificare gli effetti e le conseguenze sulla città. Abbiamo bisogno di un piano strategico che individui funzioni, tempi e operatori e che questo sia condiviso con la cittadinanza.



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Re: Lettera aperta al sindaco Sala. Cosa ne pensa in Municipio 3 l’assessore all’urbanistica?
03/02/2017 Adriana Berra
Il gruppo di Cittadinanza Attiva e Comitato FAI "Che ne sarà di Città Studi?" rinnova all'Assessore Bruzzese i ringraziamenti per l'interessamento già espressi nel nostro gruppo su Facebook. Rammentiamo che abbiamo chiesto ad Antonella Bruzzese di farsi portatrice nella Giunta della nostra richiesta di convocazione di una seduta straordinaria ed urgente del Consiglio del Municipio 3, con all'OdG la proposta di adesione alla lettera aperta da noi inviata al sindaco Sala in rappresentanza dei nostri 2400 membri e dei 4500 cittadini di Zona 3 che hanno aderito al nostro Comitato FAI.


Re: Lettera aperta al sindaco Sala. Cosa ne pensa in Municipio 3 l’assessore all’urbanistica?
26/01/2017 Stefania
Purtroppo dal Municipio 3 e dal Comune riceviamo solo contentini per tenerci buoni.
La loro attività è solo al servizio degli interessi economici dei costruttori.
Noi subiremo per moltissimi anni il degrado della zona.
Il copione è sempre il solito.
Una volta smantellate Università e Ospedali i costruttori aspetterano il degrado totale per comprare a due soldi e avere mano libera.
Mi auguro solo che chi ingenuamente, come me, vi ha sostenuti alla prossima occasione se ne ricordi e vi volti le spalle; almeno avremo, la magra consolazione, di non farvi raccogliere i frutti del vostro lavoro a favore dei costruttori.


Re: Lettera aperta al sindaco Sala. Cosa ne pensa in Municipio 3 l’assessore all’urbanistica?
26/01/2017 Gianluca Bozzia
I termini della questione sono chiari a partire dai 3 incontri pubblici del novembre 2015. Dall'incontro poi del 11 ottobre 2016 ad oggi sono trascorsi 3 mesi e mezzo e non mi pare che ci siano tracce di avviamento di progettazione partecipata, di cui Bruzzese è teoricamente esperta, per mancanza di una visione urbanistica pubblica degna di tale nome o comunque per un'incapacità di implementarla di Sala, Maran, Antola e Bruzzese, almeno fino ad oggi. L'incarico al Politecnico non è stato ancora dato ma se guardiamo ad Expo, passati quasi 9 anni dall'assegnazione del 31/3/2008 e 16 mesi dalla fine, cosa dobbiamo aspettarci? Decadenza, purtroppo. Sembra avanzare la periferia verso il centro, non viceversa, purtroppo. Bruzzese avrebbe l'opportunità di spingere per attuare con il Politecnico un laboratorio cittadino di progettazione partecipata. Sarebbe un processo reale e impegnativo, senza rete, molto diverso dagli esercizi che si fanno all'Università o dall'ascolto praticato in alcune riunioni partitiche più come semplice strumento motivazionale per gli iscritti che come fattore di partecipazione alla condivisione della conoscenza, all'elaborazione delle decisioni e quindi all'esercizio del potere. Antola, Bruzzese, Maran: 140.000 abitanti del Municipio Tre vi potrebbero essere grati se provaste a focalizzare questa come LA QUESTIONE del mandato 2016-21 a Milano est. Gianluca Bozzia


Re: Lettera aperta al sindaco Sala. Cosa ne pensa in Municipio 3 l’assessore all’urbanistica?
26/01/2017 elvira nosengo
Ho apprezzato la risposta del Sindaco Sala ,ma purtroppo si è riscontrato che a buone intenzioni spesso non seguono buone azioni.Le scelte vengono fatte in base ad interessi che nulla hanno a che fare con il benessere dei cittadini.Nell'intervista alla Sigra Bruzzese leggo molte intenzioni,del tutto positive,che pero' tali per ora rimangono e temo che dovremo accettare che ogni decisione venga presa senza la possibilita' di contribuire in concreto come ci era stato proposto.


Re: Lettera aperta al sindaco Sala. Cosa ne pensa in Municipio 3 l’assessore all’urbanistica?
25/01/2017 Emanuele Breveglieri
Premetto che non conosco nè il signor Mariani, nè le vicende che lo riguardano, però è un dato di fatto che l'Assessore Bruzzese non dà mezza risposta alle domande: un "meditiamo", "stiamo pensando", "vedremo", "valuteremo", che di solito sono le "pezze" che si mettono per giustificare le azioni di qualcuno altro. Spiace constatare come questo Municipio sia solo un mero esecutore e un paravento per le decisioni prese altrove e neanche nelle sedi politiche, ma quelle dei consigli di amministrazione delle aziende che intendono speculare su opere assolutamente non necessarie per cittadini e territorio. La partecipazione è solo una facciata. Aspettiamo ancora la presa di posizione dell'Assessore sui cantieri M4 Argonne - Susa e relativa ciclabile (era presente all'ultima riunione con Granelli e aveva promesso interventi), sugli scali ferroviari (silenzio assoluto), e su questa storia di Città Studi, con un intervento un pò meno da cadavere, davvero, senza offesa...


Re: Lettera aperta al sindaco Sala. Cosa ne pensa in Municipio 3 l’assessore all’urbanistica?
25/01/2017 Gabriele Mariani
Egregio Castelli
Purtroppo non rispondi sulla sostanza delle questioni urbanistiche che pongo (disegno speculativo delle trasformazioni su suolo pubblico e finta partecipazione) mentre rendi parte chi ci legge di questioni diverse.

Rispondo dunque sinteticamente per non tediare i lettori.
Le mie dimissioni sono un atto dovuto e trasparente e l'ho spiegato a suo tempo qui:

https://m.facebook.com/notes/gabriele-antonio-mariani/municipio3-una-raccomandazione-e-altre-brutte-storie/10154501636010522/

Non sono un clown come il tuo segretario di partito. Mantengo ciò che dico.

Quanto alla credibilità : stiamo parlando di urbanistica.
Se vuoi dibattiamo pubblicamente.
In questo campo , la credibilità si basa sulle competenze, non su chiacchiere e inutili pettegolezzi quali quelli che tu adduci .


Re: Lettera aperta al sindaco Sala. Cosa ne pensa in Municipio 3 l’assessore all’urbanistica?
25/01/2017 cesare castelli
Caro Gabriele,
siamo nel classico caso in cui era molto meglio se continuavi a rimanere in silenzio. Tu che hai tradito i tuoi elettori, tra cui il sottoscritto, dimettendoti invece di condurre eventuali battaglie dall'interno del consiglio.Come puoi pensare di essere credibile essendoti rifiutato di rappresentare le giuste istanze dei tuoi elettori all'interno del Consiglio di Municipio? L'azione politica richiede umiltà e spirito di servizio e anche quelle competenze che sicuramente Antonella ha. Già che ci sei ti consiglio di leggere quanto il nostro Sindaco ha dichiarato a proposito di quello che serve a Milano in termini di edilizia, magari scoprirai che grazie al lavoro silenzioso e operoso di tanti cittadini assieme ai loro amministratori c'è un processo partecipativo in atto.Certo, parliamo di amministratori che non hanno antemposto le proprie ambizioni al superiore interesse del bene comune.Cordialità


Re: Lettera aperta al sindaco Sala. Cosa ne pensa in Municipio 3 l’assessore all’urbanistica?
23/01/2017 gabriele mariani
"è necessario e urgente avviare una riflessione strategica sul futuro di quest’area che non si può limitare alla sola Città Studi o alle sue zone limitrofe ma che deve necessariamente confrontarsi con il contesto metropolitano".

Ma , egregio Assessore di Municipio, vuole entrare nel merito della questione oppure dobbiamo ancora leggere aria fritta senza che qualcosa di serio e concreto venga detto a tutela degli interessi dei cittadini che lei amministra?

Guardi che la "riflessione strategica" di cui lei parla, nessuno in Comune ha interesse a farla.
Diversamente dovrebbero ben motivare perche' a Milano si portano fuori città preziose funzioni pubbliche (Ospedali, universita) collocandole su aree private per far guadagnare i loro proprietari e al contempo si svendono le aree pubbliche così liberate da tali funzioni per consentire agli speculatori di costruirci palazzine e residenze.

Le carte sul tavolo ci sono già da almeno un anno: la natura speculativa dell'operazione è piu' che evidente e si accompagna all'altra operazione di analoga natura speculativa in atto in città, la trasformazione degli Scali Ferroviari.

E' adesso il momento nel quale il Municipio 3 dovrebbe dire chiaramente la sua opinione (ammesso che ne abbia una).

Perche' ai cittadini continua a propinare la litania della (presunta) partecipazione e dell'informazione senza entrare nel merito della questione?

Lei ha già da molto tempo tutti gli elementi per proporre alla giunta di municipio di uscire con una delibera che rappresenti le richieste sensate e concrete che i tremila residenti di Città Studi hanno posto nella loro lettera al Sindaco Sala.


 
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