Dicembre in Cineteca

Programmazione oltre modo eclettica a Spazio Oberdan nel mese di dicembre: dalla letteratura alla moda per arrivare agli spettri del nazismo. Sempre di buon cinema si tratta. ()
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Andiamo con ordine. Dal 5 all’11 dicembre è prevista la programmazione del film “Gabo-Il mondo di Garcia Màrquez” (2016) di Justin Webster che, in poco meno di 90 minuti, racconta la vita e l’opera di uno degli scrittori più significativi dei nostri anni.

 Dalla nascita a Aracataca in Colombia nel 1927, primo di sedici figli di una modesta famiglia, al premio Nobel assegnatogli nel 1982, sino alla morte a Città del Messico nel 2014. 

Quasi 90 anni di un personaggio che ha lasciato un segno profondo nella nostra cultura, a partire dal suo romanzo epocale “Cent’anni di solitudine” (1967) che lo ha reso famoso nel mondo intero.


Altro registro prevede la visione di “Anna Piaggi: una visionaria della moda” (2016) con cui Alina Marazzi (“Un’ora sola ti vorrei”, “Vogliamo anche le rose”, “Tutto parla di te”) racconta il genio “irregolare” di una giornalista di moda che ha caratterizzato con i suoi interventi quel particolare mondo creativo. In programmazione dal 5 al 10 dicembre.

Il cuore pulsante del mese cinetecario è però rappresentato soprattutto dalla proiezione del film “Fritz Lang” (2016) di Gordian Maugg e dalla rassegna “Demoni privati, perversioni del potere e spettri del nazismo” a esso collegata.

Presentato all’ultimo Festival del Cinema di Roma, il film ha l’ambizione di mostrare “il volto sconosciuto del grande regista, i suoi demoni e le sue ossessioni”. 

Lang, che abbandonò la Germania nel 1933 quando il nazismo era già ampiamente diffuso, chiuderà la sua carriera negli Stati Uniti portandosi dietro per sempre le esperienze drammatiche vissute in Europa.

Non a caso, la rassegna ospita due film tedeschi di Lang (“M, il mostro di Düsseldorf” e “Il testamento del Dottor Mabuse”) che attirarono sul regista le attenzione non proprio amichevoli del governo nazista; mentre il film di Maugg indaga invece proprio sulla realizzazione di “M” con i suoi inquietanti risvolti.

A completare il programma, altri quattro film di autori vari che indagano particolarmente sulla storia tedesca del ‘900, a partire da “Lui è tornato” (2015) di David Wnendt in cui si immagina una sorta di resurrezione di Adolf Hitler alle prese con la Germania dei giorni nostri. Un macabro/grottesco venato di abbondante ironia.

Altro scenario invece prevede il film “Der Verlorene” (1951), unica regia dell’attore Peter Lorre, protagonista del film di Lang “M, il mostro di Düsseldorf”: un noir a tinte forti.

Chiudono la rassegna “Lettere da Berlino” (2016) di Vincent Perez e “Ombre e nebbia” (1992) di Woody Allen. 

Mentre il primo racconta una storia di resistenza al regime nazista, il film di Allen è invece un esplicito omaggio al capolavoro di Lang, nei suoi consueti toni della commedia.

La rassegna è in programmazione dal 14 dicembre al 3 gennaio.

Le modalità d’accesso alle proiezioni sono invece consultabili sul sitowww.cinetecamilano.it

Che il buon cinema sia con voi…


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