p.ARTE.cipare

L'Associazione Nazionale Subvedenti per la Giornata Internazionale delle persone con disabilità ()
boschi di stefano

Uno scrigno nascosto in Zona 3

In occasione della “Giornata Internazionale delle persone con disabilità” patrocinata dal Comune di Milano, la Soprintendenza Casa Museo Boschi di Stefano   – Comune di Milano, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Subvedenti ONLUS, invitano tutti all’iniziativa p-ARTE-cipare per riflettere sul proprio assetto sensoriale per ridare tempo e spazio a un uso più equilibrato dei nostri canali percettivi, cercando di vedere meno, ma “sentire” di più (in tutti i “sensi”).
La Casa-Museo Boschi Di Stefano è un vero e proprio scrigno, quasi nascosto in una palazzina realizzata all’inizio degli anni Trenta del Novecento dall’Architetto Piero Portaluppi.
L’appartamento, oggi casa-museo, abitato in vita dai coniugi Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di Stefano (1901-1968) espone una selezione di circa trecento delle oltre duemila opere della loro collezione, donata al Comune di Milano nel 1974. La collezione rappresenta una straordinaria testimonianza della storia dell’arte italiana del XX secolo – comprendente pitture, sculture e disegni – dal primo decennio del Novecento alla fine degli anni Sessanta – Severini, Boccioni, Manzoni, Funi, Marussig, Tozzi, Carrà e Casorati e tanti altri.
Molte delle restanti opere della collezione sono ora al “Museo del Novecento”, come è giusto che sia, in posizione ancora più centrale e con adeguati spazi…. Ma quanti fra i visitatori di quel luogo, sanno che questa che fu una delle radici da cui passò una linfa così preziosa? Quanto conoscono la storia dei collezionisti Antonio e Marieda, un incontro d’amore, di comune “ossessione” per l’arte, di rapporto con artisti allora sconosciuti, di lungimiranza e generosità, di passione per la musica?
In Zona 3, procedendo per altri “incroci”, quanti fra i turisti attratti ogni giorno dalle vetrine di Corso Buenos Aires, sanno che basta deviare di poco, per  entrare nella storia di Milano? E se da una parte sono ancora visibili i resti secenteschi del Lazzaretto descritto ne “I Promessi sposi”, da Alessandro Manzoni, dall’altra parte si trova una straordinaria collezione di opere pittoriche, fra cui quelle di un altro Manzoni, Piero, che sono fra le più originali  del ‘900 italiano.
Se volessimo procedere per semplice contiguità, quanti dei quasi 150.000 residenti nella zona del Municipio 3 (Venezia-Città Studi-Lambrate) sanno qual è l’unico museo che esiste sul loro territorio? un vero tesoro, un luogo unico, visibile senza nemmeno dover pagare un biglietto d’ingresso?
Milano è così…. Si svela a poco a poco. Ma pur senza snaturarla, un po’ bisogna incoraggiarla a vincere la sua timidezza.
Marco Boneschi';


3 dicembre 2016 – ore 16:00
Casa Museo Boschi Di Stefano
Via Jan 15 – Milano


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