Incontri di dicembre alla Biblioteca Valvassori Peroni
Fino al 3 dicembre è possibile visitare la mostra “Manifestamente lavoro”, che raccoglie numerosi manifesti politici e sindacali appartenenti all’Archivio Storico della Camera del Lavoro di Milano. Si tratta di un’importante serie di documenti che illustrano la storia dei lavoratori fra il 1945 e il 1990, in una prospettiva insolita.
Giovedì primo dicembre, alle 18, verrà presentato il libro “Adottato anche tu? Allora siamo in due! ...o forse di più!” (Edizioni Ancora), di Sonia Negri e Sara Petoletti, che propongono l’argomento della loro opera in modo avvincente e originale. “Raccontiamo storie di adozione di persone famose che hanno realizzato i loro sogni”, spiega Sara Petoletti. “Spesso chi ha vissuto esperienze avverse nell’infanzia fatica a credere in sé stesso e a sognare un futuro felice. Ecco, i due speciali narratori del libro, due adolescenti adottati, Lily e Gabriel, attraverso un’appassionante corrispondenza via mail, scopriranno che nel mondo sono tante le persone che hanno una vicenda di adozione alle spalle e che si sono trovate ad affrontare domande, dubbi, momenti di incertezza, nel tentativo di confrontarsi con il proprio passato, oltre che con il presente, e di dare un senso alla propria storia.
Il libro vuole raccontare ai ragazzi, ma anche ai loro genitori e a chi desidera approfondire questi temi, le molteplici sfide dell’adozione e le diverse esperienze di coloro che hanno provato ad affrontarle con positività, trasformandole in occasioni di successo”.
“L’appuntamento
in biblioteca”, aggiunge Sonia Negri, “sarà un incontro
emozionante di storie e di persone durante il quale andare alla
ricerca del segreto per essere felici”.
Venerdì 2 dicembre,
alle 17, i piccoli dai tre anni in su sono invitati allo spettacolo
“L'orco puzza, una favola ecologica”, interpretato dagli attori
della “Compagnia Fantateatro” e tratto da un audiolibro di Sandra
Bertuzzi e Romeo Grosso, con illustrazioni di Federico Zuntini.
La
rappresentazione affronterà il tema dell’inquinamento attraverso
la storia di un orco pasticcione, sporco e puzzolente e di due
bambini sensibili e desiderosi di salvare la natura.
Martedì
13, alle 18, Jolanda Guardi, docente presso l’Università di
Tarragona, terrà la conferenza “Tendenze della letteratura araba
contemporanea”. La professoressa intende aprire qualche finestra
sui generi e sui temi di questa letteratura, suggerendo anche
possibili percorsi di lettura, considerando che le opere di molti
autori arabi, apprezzati in patria e a livello internazionale, non
sempre riescono ad arrivare in Italia.
Venerdì 16, alle 17.00,
un’educatrice dell’“Associazione Culturale Equinozio”
condurrà il laboratorio di narrazione “Milano: ieri, oggi e
domani”, dedicato ai bambini delle scuole primarie e ai loro nonni.
Per mezzo di immagini e racconti, i partecipanti incontreranno la
Milano del passato e del presente. Nonni e nipotini che abitano nella
nostra città potranno portare con sé foto di famiglia, cartoline
antiche o altri documenti su Milano. Durante l’iniziativa sarà
offerta una merenda milanese.
Sabato 17, alle 19, andrà in
scena lo spettacolo “Gente di Milano”. Accompagnati da Renato
Spadari, alla chitarra, gli attori Emanuele Scataglini e Barbara
Rosenberg racconteranno - con parole, immagini e canzoni - storie di
persone comuni, di milanesi come tanti: due fidanzati degli anni
Cinquanta, una portinaia, una clochard… La performance è ispirata al “Piccolo canzoniere di città”, della stessa
Rosenberg, vincitrice del Premio Fara Editore. Anche questo
appuntamento è a cura dell’“Associazione Culturale Equinozio”,
che da dieci anni propone con successo opere teatrali in Italia e
all’estero. “Questa associazione, di cui faccio parte,”
chiarisce Barbara Rosenberg, “vuol celebrare la nostra città
ascoltando la voce dei suoi abitanti. In tal senso, il laboratorio
dedicato ai nonni e ai nipoti è uno strumento per ascoltare le idee
e i pensieri di chi vive qui: dei più piccoli, con la loro visione
fiduciosa del futuro, e degli anziani, che tramandano e ricordi e
assicurano la continuità culturale. Lo spettacolo “Gente di
Milano” rappresenta idealmente un passo successivo: dopo l’ascolto,
ci si concentra sul racconto, sulla narrazione di storie vere
attraverso il linguaggio del teatro e della musica”.