L'eclisse

In scena all’Elfo Puccini sino al 4 dicembre un dramma generazionale tutto al femminile che, a tratti, si tinge di commedia. Ma c’è poco da ridere. ()
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Sembra che la demenza senile sia un fenomeno in crescita evidente. Del resto, se in Italia le aspettative di vita delle donne sono intorno agli 84 anni e quelle degli uomini a 80, qualche ulteriore incidente di percorso lo si deve pur mettere in conto.

Ai tempi nostri in una città degli Stati Uniti, madre e figlia condividono un piccolo ma confortevole appartamento e con esso tutte le difficoltà di una coesistenza che nel corso degli anni si è fatta sempre più difficile. La madre (Ida Marinelli) è un’insegnante di scienze alle scuole medie in pensione, la figlia (Elena Ghiaurov) un’intellettuale femminista, scrittrice e animatrice di movimenti politici separatisti (nel senso del sesso). La salute mentale della madre sta declinando verso le ombre del non ritorno, piccole paranoie, manie di persecuzione, negazione della realtà, manifestazioni tipiche della sua età. La figlia si arrovella nelle sue psicosi che sono aggravate dal rapporto con la madre ma, soprattutto, dall’inevitabile bilancio della sua vita, con una particolare angoscia per la perdita prematura della figura paterna che, a quanto sembra, lasciò la famiglia quando lei era una piccola bambina.

Dall’incontro/scontro tra le due donne, tra momenti di ironiche considerazioni e sprazzi di autentico dramma, sembra di poter dire che mentre la madre scivola in modo sempre più evidente nei meandri della sua fantasiosa follia, sulla figlia restano invece tutti i segni tangibili della sofferenza e dell’impotenza.

Tratto da un dramma di Joyce C.Oates, scrittrice americana estremamente prolifica, “L’eclisse” si colora di tratti gradevoli per rappresentare tutta la sgradevolezza della malattia e delle difficoltà del mestiere di vivere. Brave le interpreti, misurata nella sua evanescenza Ida Marinelli, un po’ caricata nella sua rabbia Elena Ghiaurov. Regia lieve di Francesco Frongia che ha anche curato le scene borghesi. I costumi e i due grandi quadri che accompagnano la scena sono di Ferdinando Bruni. Applausi di approvazione per molti, di condivisione per alcuni.


L’eclisse

Di Joyce C.Oates

Regia e scene di Francesco Frongia

Con Ida Marinelli, Elena Ghiaurov, Cinzia Spanò, Osvaldo Roldan (il ballerino di tango)



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