Otello
La fine è nota e ci si arriva dopo tre ore abbondanti di intricate vicende umane e sentimentali in cui l’anima dei personaggi viene messa a nudo nel bene e, più decisamente, nel male.
“Otello” è tragedia in cui, più di altre dello stesso Shakespeare, vengono messi in evidenza i vizi capitali o peccati che dir si voglia.
Ira, superbia e persino accidia per il protagonista Otello, invidia per Iago, mentre la lussuria si presenta trasversale a molti personaggi. A questi micidiali ingredienti si aggiunge un sentimento infido come la gelosia (da zelos, spirito di emulazione) che spinge il Moro di Venezia a condannare definitivamente prima se stesso e poi sua moglie, senza lasciare alcun spazio alla ragione e al ripensamento.
La trama è sufficientemente nota per non soffermarsi più di tanto, in regia Elio De Capitani e Lisa Ferlazzo Natoli sottolineano l’ineluttabilità del male come se il destino si debba compiere senza il conforto del dubbio. Introducono anche l’elemento del razzismo che sembra smuovere coscienze e incoscienze nella contrapposizione, in questo caso non benefica, di ciò che è noto a ciò che è ignoto.
Del resto “Otello” è opera didascalica dove tutto è svelato e rilevato, i personaggi sono pedine predisposte alla espiazione e al sacrificio per esaltare i turbamenti più reconditi dell’animo umano.
In questo senso, verrebbe da dire che il vero protagonista è Iago che presenta di sé e del suo drammatico approccio alla vita infinite sfumature di grigio e di nero. Ineluttabile a se stesso come Giuda.
Da tutto ciò ne deriva una lettura del testo molto nera e notturna sottolineata da una scenografia estremamente evocativa dei luoghi ma soprattutto dei caratteri, delle emozioni e dei sentimenti dei personaggi del dramma.
Attori adeguati alla parte, su tutti l’arrovellato Otello di Elio De Capitani e il luciferino Iago di Federico Vanni.
Applausi.
Otello
di William Shakespeare
Regia di Elio De Capitani e Lisa Ferlazzo Natoli
Traduzione di Ferdinando Bruni
Scene e costumi di Carlo Sala
Con Elio De Capitani, Federico Vanni, Camilla Semino Favro, Cristina Crippa, Angelo Di Genio
Per informazioni: www.elfo.org