Incontri di ottobre alla biblioteca Valvassori Peroni
Prosegue fino a sabato 8 la mostra JunkWars 3020 the cyberpunk game, in cui sono raccolte le illustrazioni di Simone Peracchi per l’ambientazione dell’omonimo, fantascientifico gioco da tavolo di Francesco Pieraccini.
Martedì 11 ottobre, alle 18, si terrà l’inaugurazione della rassegna “Milano Noir” con una visita guidata. In dieci quadri che illustrano altrettante short story, l’esposizione unisce pittura e scrittura per raccontare clamorosi fatti di cronaca nera del XX secolo accaduti nella nostra città, fra cui il delitto della Rosetta di Piazza Vetra, le famigerate imprese della banda Cavallero, l’omicidio di Gucci. Una Milano misteriosa, cupa, macchiata di sangue. Gli autori dell’esposizione, che terminerà il 22 ottobre, sono Massimo Costantini, art director e pittore, Elena Cesana, fumettista per diverse testate, e Sofia Corben, tassista notturna con la passione per la scrittura: a lei, che ha ideato fra l’altro il blog “Psicotaxi.it” e la riuscita iniziativa “Taxi Letterario”, per “Bookcity”, si devono i testi che accompagnano le raffigurazioni. “Raccontiamo i delitti con linguaggi innocenti”, dice la scrittrice. “I quadri hanno lo stile di un fumetto, richiamano la pop art, mentre i racconti che li affiancano evocano suggestioni, la psicologia dei personaggi e il lato oscuro di questa città". L’iniziativa è promossa dall’Ufficio di Valorizzazione della Sezione Storica Locale del Settore Biblioteche.
Il 12, alle 18,
Enrico Casartelli presenterà il suo libro “Il vecchio ciliegio di
Manhattan”. Si tratta di un giallo ambientato nel mondo
dell’informatica, fra Stati Uniti, India e Italia. L’investigatore
Juliet Gray indaga sul brutale assassinio di una giovane artista,
mentre un pericoloso virus infetta i siti di una grande
multinazionale americana.
Martedì 20 ottobre, alle 18, verrà
presentato il libro “Antichi borghi della periferia milanese”,
con testi di Riccardo Tammaro, profondo conoscitore di tutta l’area
metropolitana, e foto di Roberto Visigalli. “L’idea alla base
dell’opera”, dice Tammaro, “è stata quella di ripercorrere i
borghi che una volta si trovavano al di fuori della Cerchia dei
Bastioni, ed erano per lo più comuni autononomi, per vedere che cosa
sia rimasto della loro memoria e della loro arte. Le immagini di
Roberto Visigalli colgono scorci di queste testimonianze che ci
ricordano la nostra eredità rurale, tuttora tramandata nelle
numerose cascine che punteggiano il tessuto urbano e l’hinterland
di Milano. Attraverso i testi ho cercato di rievocare una storia
ritenuta ingiustamente minore, che invece ha contribuito a formare
l’attuale metropoli, di cui ci racconta gli sviluppi nei secoli. Il
libro vuol quindi essere uno stimolo a visitare i borghi con lo
sguardo rivolto al passato, per coglierne le sfumature, ma anche al
presente e al futuro, per valorizzarli e progettarne una fruizione
ottimale”. L’iniziativa è a cura della “Fondazione Milano
Policroma”.
Dal 25 ottobre al 5 novembre la biblioteca ospiterà
l’esposizione “Milano Click to Click – Photos & Surprise”.
Come dice Giusy Caligari, scrittrice e presidente dell’associazione
“Caligari & Friends – Academy of Arts”, che cura la mostra,
“il titolo di questa personale fotografica di Marco Levi, un
artista che la nostra città ha già iniziato a conoscere e
apprezzare, anche attraverso le biblioteche, non è scelto a caso e
svela quello che l’autore non smette di fare, ritraendo Milano uno
scatto dopo l’altro. La fotografa con ogni luce: a volte le
immagini sono piene di colore, altre incisive, ma sempre emozionanti.
Che ci siano o no persone, la presenza della gente è sempre lì,
dietro quell’angolo, quella vetrina, in quel palazzo. Insomma,
‘Click to Click’ è ricca di sorprese, di momenti da
condividere”.
Il 26 ottobre, alle 18, l’attrice Raffaella
D’Angelo, della compagnia teatrale “Artemysia”, proporrà il
suo lavoro drammaturgico “Vedere l’invisibile”, in cui, come
suggerisce il titolo, esplora anche aspetti reconditi della vita e
della personalità artistica del celebre pittore svizzero Paul Klee.
“Attraverso proposte come questa”, spiega l’attrice, che si
occupa di teatro da molti anni e si è distinta in vari festival
nazionali e internazionali, “cerco di rendere concreti e
affascinanti argomenti che spesso vengono trascurati, perché
ritenuti lontani dalle proprie esperienze, e che possono invece
entusiasmare, se presentati in modo coinvolgente. Per questo, durante
l’incontro alla ‘Valvassori’, guiderò il pubblico in un
percorso interessante, finalizzato alla composizione di una
‘drammaturgia’ collettiva”.