La stagione teatrale 2016/2017 del Teatro Menotti

Percorsi teatrali per cucirsi addosso una stagione teatrale a propria misura. Tra serio e faceto, musica, danza, classici. Teatro per tutti. ()
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Per la prossima stagione il Teatro Menotti dà i numeri. 26 spettacoli, almeno 180 alzate di sipario, 7 produzioni, 12 ospitalità e molto altro ancora per configurare una programmazione ragguardevole per quantità e per qualità.

Il tema conduttore prescelto è “CoinVolti” che richiama, in gioco di parole, una performance fotografica per raccontare un viaggio nella contemporaneità attraverso percorsi (Visioni di regia; Talkin’-Parole e Musica; Storia e Storie; Danza d’autore) che lo spettatore può decidere di seguire in piena libertà.

Dice il direttore artistico Emilio Russo, che recentemente è stato nominato assessore alla cultura del Comune di Vimercate (sindaco 5 stelle):” Il teatro non è fatto di numeri o percentuali, è fatto di persone, con le persone, per le persone”. Bene. E noi lo prendiamo in parola.

Si parte il 22 settembre con la prima nazionale di “Mi amerò lo stesso” con Paola Turci per la regia di Emilio Russo, all’interno del percorso “Talkin’-Parole e Musica” che ha contraddistinto le ultime stagioni del Menotti con gli omaggi, ad esempio, a Fabrizio De Andrè e a Francesco Guccini.

In questo ambito, a seguire, dal 6 al 9 ottobre sarà in scena l’Orchestra di Piazza Vittorio con “Credo”, riflessione in musica sulle religioni e, dal 19 al 22, Paolo Rossi con “RossinTesta”, omaggio del più che versatile attore milanese (d’adozione) al cantautore Gianmaria Testa, recentemente e dolorosamente scomparso.

Per il ciclo “Visioni di regia”, dal 10 al 19 novembre prima milanese di “Le Baccanti” da Euripide con Manuela Kusterman, Paolo Bessegato e Daniele Salvo a cui si deve anche la regia.

Tra fine novembre e i primi di dicembre è in scena la danza (“Danza d’autore”) di Monica Casadei con “Traviata” (29-30/11) e “Tosca X(1-3/12), omaggio coreografico a Giuseppe Verdi.

Per “Storia e Storie” ritorna a grande richiesta, verrebbe da dire, “Le Olimpiadi del 1936” raccontate con lucida partecipazione da Federico Buffa. Dirige Emilio Russo. Da vedere.

Ancora una prima milanese per “La pazza della porta accanto” di Claudio Fava, con Anna Foglietta e la regia di Alessandro Gassman. Forse inutile dire che al centro della scena si muovono la figura e l’opera di Alda Merini. Dal 24 al 29 gennaio.

Invece dal 4 al 12 febbraio approda al Menotti (percorso “Visioni di regia”), “Porcile” di Pier Paolo Pasolini, con la nervosa regia di Valerio Binasco.

Nel corso del mese di marzo sono previste varie performances di compagnie in residenza con “Piombo” (Odemà-Tiktalik), “Sulla morte, senza esagerare” (Teatro dei Gordi-Tieffe Teatro), “Saved” (Oyes).

Ritorna a maggio (dal 18 al 28) “Talkin’ Guccini” con Lucia Vasini, Andrea Mirò e Juan Carlo Flaco Bandini , compagno di mille concerti del maestrone di Pavana. Ideazione e regia di Emilio Russo.

Chiude la stagione, e siamo sempre dalle parti del percorso musicale, “Brecht Suite” il cui sottotitolo “un salto in cielo” riprende una definizione di Giorgio Strehler dedicata al drammaturgo tedesco. Direzione musicale di Alessandro Nidi e la regia di Emilio Russo.

Per la programmazione completa e le modalità di accesso (abbonamenti, biglietti ecc.) consultare senza tema www.teatromenotti.org

Ne avrete beneficio. Il teatro fa sempre bene.


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