Felicità, felicità, non solo benessere
L’assessore alla Cultura, Politiche Giovanili, Comunicazione, Partecipazione e Benessere del Municipio 3 di Milano dovrà anche occuparsi di Felicità.
(Paolo Burgio)10/07/2016Al giovane neo assessore Luca Costamagna tra le non poche e importanti deleghe conferite troviamo anche quelle del Benessere e della Felicità.
Il Benessere è già di per sé una condizione che necessita di non poche cure e attenzioni, da parte di un volenteroso amministratore, in riferimento all’essere cittadini ovviamente, ma la Felicità perbacco mi pare veramente impegnativa.
Intanto già si pone una difficile e quanto mai ardua questione da risolvere, cos’è la felicità? Una questione altrettanto ardua come quella sull’intelligenza, che mi paiono comunque correlate, senza la seconda ci può essere la prima?
Ci vengono proposti tanti modelli di felicità, per esemplificare al massimo ne citerei tre, quello di Al Bano e Romina, con la canzonetta Felicità, populista e un po’ naif, per giovani coppie, ma sembra ormai sorpassato dai tempi, mai vetusto come quello comunque della Signorina Felicita, di gozzaniana memoria, certo démodé e piccolo borghese (esiste ancora la borghesia?), ma chi si contenta…. Per essere moderni, ma nemmeno troppo, c’è poi il modello Isola dei Famosi, pieno di insidie, ma per chi riesce, di sicuro successo.
Comunque resta indiscutibile una necessaria connessione con quella dote, non così comune, che si ricollega a ciò che definiamo intelligenza.
Questa novità si deve alla ventata di renzismo arrivata sino al Municipio 3, e così come abbiamo la buona scuola, che il buon governo ci assicura, avremo anche una certa dose non solo di benessere ma anche di felicità?
E su quali basi potremo valutare il nuovo vento? Si potrebbe, come fatto per l’intelligenza, con un test tutto sommato di semplice applicazione (anche se alcuni dissentono sulla validità del metodo), valutare il grado di felicità a cui il nuovo corso ci porterà elaborando un apposito questionario da sottoporre ai cittadini, predisposto da qualche centro di ricerca incaricato all’uopo, per poter sapientemente indirizzare l’operato dell’amministrazione nella giusta direzione.
Quindi cari lettori se avrete qualche protesta o rimostranza d’ora in avanti non dovrete mostrarvi adirati, ma tristi e perciò indirizzare le vostre lagnanze a chi deve provvedere ad assicurare ai cittadini una giusta dose di felicità.