Intervista a Pierluigi Riccitelli candidato presidente al Municipio 3 per M5S

Concludiamo la nostra serie di interviste ai candidati alla presidenza del Municipio 3 con Pierluigi Riccitelli del Movimento 5 Stelle  ()
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Pierluigi Riccitell ha 35 anni, è nato a Velletri e vive a Milano da circa 12 anni dove si è trasferito per completare gli studi conseguendo una laurea in Scienza delle Professioni Sanitarie e della Prevenzione alla Statale e un master presso la Bocconi in Economia e Management Ambientale. Lavora presso l’ARPA Lombardia occupandosi di tutela ambientale del territorio.


D. E’ la prima volta che si candida ad un incarico pubblico? Se sì cosa l’ha spinta a questo passo?

Sì, è la prima volta. Ho deciso di candidarmi e di farlo per la lista del M5S perché in questo movimento ho trovato la forza di esprimere le mie idee e i miei ideali. Voglio dare un contributo partendo dalla zona in cui abito, una zona che io amo. Vivo qui da undici anni e penso sia una delle zone più belle di Milano, una zona universitaria, vicina al centro e a mio avviso ricca di interesse.


D. Il M5S raccoglie la protesta dei cittadini contro il degrado dei partiti, sia di destra che di sinistra e si trova quindi su posizioni costantemente critiche contro chi occupa posizioni di governo. Non crede sia per questo che ad esempio il sindaco Pizzarotti si trovi spesso in contrasto con la linea politica del movimento?

Noi non critichiamo chi occupa posizioni di governo, spesso critichiamo chi della politica fa uso per la carriera, per interesse personale. Vediamo soggetti che sono presenti in consiglio comunale da oltre trent’anni, un periodo così lungo può far sì che si perda il contatto con la vita reale. Siamo contro i tanti benefici di cui godono i nostri parlamentari, agevolazioni, indennizzi, auto blu, immunità che non hanno confronti rispetto a quelli dei parlamentari di altri stati europei. Per quanto riguarda Pizzarotti devo dire che focalizzo la mia attività principalmente in relazione alla mia zona. Comunque l’idea che ci siamo fatti è che Pizzarotti abbia amministrato in modo eccellente la sua città, anche se ha talvolta disatteso alcune priorità del programma. Ne ha giustificate alcune, ad esempio sulla questione del termovalorizzatore ha detto perché non poteva fare diversamente, è stato trasparente, come è richiesto dai nostri principi. Non così trasparente è stato quando ha ricevuto l’avviso di garanzia e questo ha creato un inghippo, mentre Nogarin (ndr il sindaco del M5S di Livorno recentemente inquisito) ha comunicato ai cittadini in primis e poi al movimento cosa stava succedendo, Pizzarotti non l’ha fatto, non rispettando un principio che, anche se non fa parte di un regolamento scritto, è per noi inderogabile, la trasparenza verso i cittadini, perciò è stato momentaneamente sospeso. Il giudizio su Pizzarotti è del tutto positivo, non abito a Parma, ma da quanto leggo sta operando bene, come succede in tutte le amministrazioni dove sono presenti i Cinque Stelle e dove hanno trovato situazioni disastrose.


D. Ma l’avviso di garanzia a Pizzarotti è più formale che sostanziale, a seguito di un intervento fatto per sopperire ad una situazione di vuoto organizzativo..

Certo, ma la sospensione è stata decisa non in merito all’avviso, ma al fatto di non averlo comunicato, alla mancanza di trasparenza, anche se questo avviso era un atto dovuto.


D. Se venisse eletto Presidente del Municipio 3 ritiene di poter avviare un confronto costruttivo in seno al Consiglio Municipale con tutte le forze di opposizione, con nessuna o con alcune sì e con altre molto difficilmente?

Noi non abbiamo creato alleanze pre-elettorali, non abbiamo altre liste a sostegno, abbiamo un programma e non abbiamo preclusioni se ci saranno punti in comune con altri. Ci troveremo d’accordo con tutti coloro che vorranno insieme a noi sostenere battaglie per il bene comune dei cittadini. Non ci accorderemo in ogni caso con chi sarà contro i nostri principi e il nostro programma


D. La prossima Municipalità avrà molto lavoro da fare per acquisire autonomia funzionale e risorse adeguate. L'amministrazione centrale non ha sinora facilitato il processo di decentramento e la burocrazia comunale costituirà un altro grosso ostacolo. Tenendo conto che il Comune potrebbe essere retto da un Sindaco appartenente ad un’altra formazione politica ritiene possibile e praticabile su questo tema una convergenza con altre forze?

Come ho già detto quando si ha un obiettivo in comune, quello del benessere del cittadino, usando il buon senso penso si dovrebbero mettere da parte le diverse appartenenze politiche e, dato che siamo una forza indipendente, non vedo ostacoli a convergere con altri su uno stesso obiettivo.


D. La partecipazione dei cittadini sarò secondo lei un elemento imprescindibile per l’azione che intenderà svolgere nel Consiglio Municipale? Confesso di non aver notato negli anni scorsi molto interesse del M5S su questo tema.

Non è vero. Non posso essere d’accordo. Noi siamo quelli che in Consiglio di zona hanno proposto lo streaming, uno strumento che consente a tutti, anche a quelli che non possono essere presenti alle sedute del Consiglio, di partecipare da casa. Vogliamo proporre di pubblicizzare l’ordine del giorno delle assemblee in bacheche presso le scuole e dovunque si possa far conoscere i temi in discussione. L’amministrazione deve essere trasparente e partecipata. Noi siamo i primi a volere che le sedie riservate ai cittadini in Consiglio siano piene di persone interessate e attive.


D. In effetti la carenza di informazione e di mezzi di comunicazione verso la cittadinanza è stata rilevata da più parti.

Noi, non solo in Consiglio, ma sul territorio promuoviamo costantemente dibattiti e incontri e non solo in campagna elettorale. Sottolineo dibattiti, perché un incontro dove non ci sia un confronto di opinioni anche diverse, per noi ha poco significato. Abbiamo infatti appena organizzato un incontro all’Auditorium sul tema del trasferimento di parte di Città Sudi all’area Expo invitando personalità pro e contro il progetto.


D. Quali sono i temi che a suo giudizio non sono stati affrontati nella passata gestione del Consiglio di Zona 3?

Ho assistito a molti Consigli di zona e talvolta mi chiedevo dell’utilità di certe discussioni su delibere che non avrebbero potuto comunque essere attuate, in quanto non rientravano nelle competenze del Consiglio di zona, e nemmeno in quelle del Consiglio comunale. Spesso abbiamo assistito a incontri su temi come quello delle unioni civili sui quali non era possibile intervenire come Consiglio di Zona.


D.Mi riferivo al fatto che al Consiglio di zona sono mancate le competenze e le risorse per gestirle, alimentando il disinteresse dei cittadini, invece di reclamare una maggior autonomia e di far leva sulla richiesta di partecipazione dei cittadini, discutendo questioni concrete alla portata dell’amministrazione locale.

Certo, su questo siamo perfettamente d’accordo.


D. Il nuovo Consiglio Municipale dovrà affrontare tra i temi di maggior importanza quelli relativi all'utilizzo delle grandi aree dismesse in zona 3. Quale idea di sviluppo urbano occorre perseguire pensando sopratutto alle future generazioni?

Quando si parla di future generazioni si parla di sostenibilità, una parola purtroppo un po’ sfruttata. Sicuramente né Milano, né la zona 3 hanno bisogno di nuova urbanizzazione, siamo in un periodo in cui non servono nuove residenze, ce lo dimostrano le molte opere incompiute, gli appartamenti sfitti, Quello che occorre sono servizi, nuove aree verdi, questo dobbiamo lasciare alle generazioni future che vivranno nel Municipio 3.


D. In zona 3 una questione di rilievo riguarda il futuro di Città Studi, sia per il ventilato spostamento delle facoltà di Agraria e la destinazione delle strutture lasciate libere, sia per lo spostamento del Besta e dell'INT a Sesto s. Giovanni. Che idee ha in proposito?

Togliere a Città Studi l’Università o eliminare servizi ospedalieri ci preoccupa. Innanzitutto ci domandiamo cosa pensa la gente, noi non abbiamo una posizione precostituita, la abbiamo se si tratta di edificare nuove case o togliere servizi, ma se i cittadini volessero attraverso uno strumento di consultazione popolare decidere per questi trasferimenti non saremo noi ad opporci. Stiamo però rilevando che la zona non vuole vedersi togliere queste strutture, anche perché sono fonte per molti operatori di un indotto economico importante, penso a ristoranti, tipografie, locazioni per gli studenti, e così via, noi per ora siamo contrari.


D. Uno dei tre assessori previsti nella nuova Giunta Municipale potrebbe anche essere esterno al Consiglio, lei potrebbe fare questa scelta?

Assolutamente sì. L’importante è che ci siano in Municipio persone capaci nella materia di loro competenza, non persone scelte per questioni di amicizia o di appartenenza.


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Re: Intervista a Pierluigi Riccitelli candidato presidente al Municipio 3 per M5S
28/03/2017 Simona
Salve interessata al partito , locali
Questioni di quartiere ....ecc ecc....


 
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